Almeno 23 morti per un incendio doloso. Ignote le cause del gesto
È ferito ed è sotto custodia in ospedale l'uomo che avrebbe dato fuoco agli studi di Kyoto animation, causando la morte di almeno 23 persone (24 secondo Afp) e ferendone una trentina, di cui dieci in modo grave. Il bilancio è destinato a salire dato che molte persone mancano ancora all'appello.
Secondo una fonte ufficiale dei pompieri di Kyoto - citata dalla Reuters - 13 persone sono state dichiarate morte e altre 10 sono prive di segni di vita.
ll portavoce del dipartimento dei pompieri di Kyoto, Satoshi Fujiwara, ha detto che le prime dodici vittime si trovavano al primo e secondo piano del palazzo, altre erano intrappolate al terzo piano.
"Dovete morire tutti" avrebbe urlato l'uomo secondo i testimoni appiccando il fuoco dopo aver cosparso di benzina gli studi della casa giapponese. L'uomo, di 41 anni, non è stato ancora interrogato proprio perché in ospedale. Sono quindi ignote le cause del gesto.
I pompieri - che sono intervenuti sul posto con 35 veicoli - hanno impiegato tre ore per spegnere l'incendio scoppiato alle 10,30 ora locale. Alcuni testimoni parlano di alcune esplosioni.
Kyoto animation è una società con 160 dipendenti che crea anime, i tipici cartoni animati giapponesi. Nel momento in cui è scoppiato l'incendio una settantina di persone erano a lavoro.
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe su Twitter ha scritto che il fatto "è troppo orribile, non ci sono parole".
Il precedente in Giappone
Il tasso di criminalità in Giappone è relativamente basso, ma il Paese è già stato al centro di episodi di violenza del genere. Nel 2008 un incendio doloso in un negozio a Osaka ha ucciso 16 persone e feritone una decina.
In una prima versione dell'articolo abbiamo scritto "Strage nell'azienda di manga", quando si tratta in realtà di anime, ovvero film di animazione. Ci scusiamo con i nostri lettori per l'errore.