La lotta al virus HIV ha perso il suo ritmo e l'aumento della sua diffusione tra i giovani è preoccupante, lo riporta il Programma delle Nazioni Unite per l'AIDS/HIV in un rapporto sul 2018.
La lotta al virus HIV ha perso il suo ritmo e l'aumento della sua diffusione tra i giovani è preoccupante. Nel 2018 circa 1,7 milioni di persone sono state contagiate dall'HIV. E' il nuovo allarme lanciato dal Programma delle Nazioni Unite per l'AIDS/HIV in un rapporto, lo UNAIDS Global AIDS Update, Communities at the Centre (Cominità al Centro) che dopo anni di successi nelle tante battaglie sul tema ha dovuto svegliarsi e realizzare che è il caso di ricominciare tutto.
"Secondo i nostri dati le persone che più sono affette da HIV sono giovani tra i 14 e i 24 anni, non è accettabile dopo anni di mobilitazione e supporto in questa battaglia... Come abbiamo potuto dimenticarci di una generazione intera?" si domanda Christine Kafando dal Burkina Faso dell'associazione Association Espoir pour Demain.
Il quadro è misto e alcuni dati sono confortanti per certi Paesi. Il Sudafrica, ad esempio, ha compiuto enormi progressi e ridotto con successo nuove infezioni da HIV di oltre il 50% insieme ai decessi correlati all'AIDS di circa il 40% dal 2010. Tuttavia, nuove infezioni da HIV nell'Europa orientale e in Asia centrale (29 percento), in Medio Oriente e Nord Africa (10 percento), e in America Latina (7 percento). ci dicono che l'allarme è sempre alto.
0:56 SOT Aziz Traoré, pharmacist in Burkina Faso
"Dobbiamo aggiornare tutto, e reimpostare le campagne di prevenzione tra le popolazioni, pensavamo di aver vinto la lotta ma non è così secondo la mia umile opinione", riferisce un farmacista in Burkina Faso.
Un dato lo fornisce anche la Russia, dove l'epidemia da HIV è causata soprattutto dall'uso di siringhe infette per l'alta concentrazione di tossicodipendenti presente.