Non cessano le manifestazioni di piazza ad Hong Kong in opposizione alla controversa legge che consentirebbe l'estradizione in Cina per alcuni crimini
La polizia di Hong Kong sparge i lacrimogeni per contenere i manifestanti che tentano di raggiungere la sede del parlamento. Le proteste sono contro la legge sulle estradizioni in Cina che l'assemblea avrebbe dovuto esaminare in seconda lettura. A causa delle manifestazioni, il presidente dell'assemblea ha rinviato la discussione.
Pechino sostiene le scelte legislative locali
Intanto Pechino continua a sostenere con forza il governo di Hong Kong alle prese con l'approvazione della controversa legge sulle estradizioni mentre il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, afferma che qualsiasi azione che danneggi Hong Kong è vietata ed ha ammonito anche gli USA.
Da qualche giorno la situazione della piazza di Hong Kong è più che preoccupante con una massa imponente di manifestanti. Le domande e i timori del mondo forense e del pubblico sono fondate e chiedono una soluzione democratica delle controversie e dei procedimenti legali.
Non ci sono aperture da parte dell'esecutivo
Tuttavia il capo dell’esecutivo, Carrie Lam, ha ribadito la ferma volontà del governo di perseguire sul varo della legge. Per il 13 giugno, giorno ormai indicato per la discussione in parlamento, si attende anche lo sciopero degli impiegati e degli studenti medi e universitari.
Hong Kong sconta questa situazione di scontro con distonie nei servizi pubblici e nella generale attività economica della megalopoli asiatica.