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Peste suina africana in Catalogna: il virus potrebbe essere sfuggito da laboratori

Centro per la ricerca sulla salute animale, IRTA CReSA
Centro per la ricerca sulla salute animale, IRTA CReSA Diritti d'autore  IRTA.cat
Diritti d'autore IRTA.cat
Di Jesús Maturana
Pubblicato il
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I Mossos d'Esquadra e la Guardia Civil hanno perquisito il laboratorio IRTA-CReSA a Cerdanyola del Vallès nell’ambito dell’indagine sull’origine dell’epidemia di peste suina africana che ha colpito la provincia di Barcellona

I Mossos d'Esquadra e la Guardia Civil sono entrati questo giovedì nella sede del laboratorio IRTA-CReSA, situato a Cerdanyola del Vallès, nell’ambito di un’indagine giudiziaria sull’origine dell’epidemia di peste suina africana rilevata alla fine di novembre. La perquisizione è stata effettuata in esecuzione di un mandato emesso dal tribunale, che sta indagando su un possibile reato contro l’ambiente.

Il procedimento è stato dichiarato segreto. Il 9 dicembre, la polizia catalana ha trasmesso al tribunale una prima relazione preliminare sul caso. L’indagine giudiziaria procede in parallelo a una verifica tecnica commissionata dal governo catalano allo stesso IRTA-CReSA, con l’obiettivo di stabilire se il focolaio possa avere avuto origine in uno dei cinque centri di ricerca animale presenti entro un raggio di 20 chilometri dal luogo in cui sono stati individuati i primi cinghiali infetti.

Un elemento chiave dell’inchiesta riguarda il ceppo del virus individuato, che risulta essere lo stesso comunemente utilizzato nei laboratori di ricerca. Il Centro per la ricerca sulla salute animale (CISA-INIA), laboratorio di riferimento dell’Unione europea con sede a Valdeolmos, nella comunità di Madrid, ha redatto un rapporto considerato fondamentale per l’indagine.

Secondo quanto riportato nel documento, il genoma del virus rilevato è molto simile a quello del ceppo che ha circolato in Georgia nel 2007, frequentemente impiegato negli studi sperimentali e nella valutazione dei vaccini contro la peste suina africana.

Questa coincidenza ha posto l’IRTA-CReSA al centro dei sospetti, poiché i primi cinghiali trovati morti a causa dell’infezione sono stati rinvenuti in prossimità delle sue strutture. Finora l’epidemia ha provocato la morte di 26 cinghiali e ha reso necessaria l’imposizione di restrizioni sanitarie in diverse aree della provincia di Barcellona.

La peste suina africana non rappresenta un rischio per la salute umana, ma è una malattia altamente contagiosa per suini e cinghiali e può avere effetti devastanti sugli allevamenti, con gravi ripercussioni economiche per l’intero settore zootecnico.

Nel frattempo, il team investigativo congiunto formato dai Mossos d'Esquadra e dal Seprona della Guardia Civil prosegue le indagini per chiarire le circostanze in cui il virus potrebbe essere sfuggito al controllo, qualora venisse confermata la sua origine laboratoriale.

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