Notre-dame: raccolte donazioni per 1 miliardo di euro

Notre-dame: raccolte donazioni per 1 miliardo di euro
Diritti d'autore REUTERS/Philippe Wojazer
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Di Paola Cavadi
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La gara di solidarietà del mondo, il concorso internazionale per la ricostruzione della guglia (sarà identica o no?), il coraggio dei vigili del fuoco. La Francia due giorni dopo l'incendio che ha sventrato la cattedrale.

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Ristrutturare e, insieme, innovare. Sono queste le due parole che accompagnano il dibattito sul che fare dopo l'incendio che ha sventrato il tetto di Notre-Dame e abbattuto la guglia simbolo della città.

Courtesy Satellite image ©2019 Maxar Technologies/Handout
Notre-Dame dopo l'incendio vista dal satelliteCourtesy Satellite image ©2019 Maxar Technologies/Handout

Le riprese col drone mostrano le proporzioni del disastro, ma le fiamme sembrano aver risparmiato parte dell'interno della cattedrale. L'altare e i banchi in legno, intatti, si trovano di fronte a cumuli di macerie.

**LA GARA DI SOLIDARIETA'

Dopo una riunione straordinaria del governo, il presidente Macron ha promesso la ricostruzione in 5 anni, mentre la gara di solidarietà ha prodotto già un miliardo di euro in donazioni di società, privati, benefattori.

Grandi industriali, ma anche da privati piu' o meno facoltosi in Francia e all'estero: è una vera e pioggia di denaro quello arrivato nell'arco delle 48 ore successive al disastro. La famiglia Pinult, azionista di maggioranza del gruppo Kering, ha donato 100 milioni di euro. La Disney, che nel 1996 ha firmato il film animato "Il gobbo di Notre-Dame" e che sta lavorando a una seconda versione in live action del capolavoro di Victor Hugo, contribuirà con 5 milioni di dollari a ai lavori per la ricostruzione. La miliardaria brasiliana Lily Safra, vedova del banchiere Edmond Safra, una delle 20 donne piu' ricche al mondo, ha inviato un assegno da 20 milioni di euro. L'opera di ricostruzione sarà possibile anche grazie alla copia in 3d della Cattedrale realizzata da Andrew Tallon del Vassar College grazie a circa un miliardo di misurazioni effettuate attraverso una scansione laser dell'interno e dell'esterno dell'edificio. Il risultato sono milioni di punti colorati che si uniscono a formare una replica tridimensionale perfetta della cattedrale.

Il governo francese ha lanciato la campagna di raccolta fondi che conivolge come collettori il Centre des Monuments Nationaux, la Fondation Notre-Dame, la Fondation du Patrimoine et la Fondation de France. Le donazioni potranno beneficiare di sconti all'imposta sul reddito pari al 75% fino a 1000 euro donati e al 66% oltre quella soglia. Una decisione che ha sollevato non poche polemiche: nel caso della donazione della famiglia Pinault, ad esempio, che ha deciso di rinunciare agli sgravi in risposta a chi la accusava di usare il bel gesto per ottenerne un vantaggio fiscale.

Ma non sono mancate le critiche ai gesti filantropici di miliardari e grandi società, come quelle della Fondation Abbè Pierre, che da decenni si occupa di lotta all'emarginazione, e che nonostante la nobiltà della causa della ricostruzione della Cattedrale, su twitter ha lamentato la poca disponibilità dei grandi gruppi nell'ordinaria lotta alla povertà: "400 milioni per Notre-Dame, grazie Kering, Total e Lvmh per la vostra generosità. Siamo molto legati al luogo dei funerali dell'Abbé Pierre. Ma siamo anche molto legati alle sue battaglie. Se poteste dare l'1% ai bisognosi, saremmo soddisfatti".

Il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha indetto un concorso per la ricostruzione della guglia: "La competizione internazionale ci permetterà di capire se ricostruire la guglia come era o se, come spesso accade nell'evoluzione del patrimonio e nell'evoluzione delle Cattedrali, dovremmo dare a Notre Dame una nuova guglia, adatta alle tecniche e alle sfide dei nostri tempi".

Quanto alle cause le fiamme potrebbero essersi sviluppate in origine alla base della guglia.

Intanto la città celebra i vigili del fuoco, salutati come eroi, dopo essere intervenuti senza esitazione, senza sapere se da quel tetto in fiamme sarebbero mai scesi ancora in vita: "Non sapevo cosa aspettarmi perché dal basso non vedevamo - racconta Miryam Chudzonski - sapevamo che il tetto stava bruciando, ma non sapevamo davvero a quale intensità, ci siamo davvero resi conto solo una volta arrivati i​n che la situazione era davvero drammatica. La temperatura era altissima e noi dovevamo resistere, nonostante le fiamme si propagassero molto rapidamente".

La cattedrale di San Pietro e Paolo a Nantes, o ancora quella di San Giovanni Battista a Lione, il Sacro Cuore di Parigi: tutte le 95 cattedrali francesi, esattamente alle ore 18,50 di mercoledi, hanno suonato le campane in segno di solidarietà con Notre-Dame.

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