Siria: la lenta ricostruzione di Raqqa

RAQQA (SIRIA) - I bambini giocano sull'altalena, a Raqqa, fino a quasi un anno e mezzo fa, roccaforte del sedicente Stato Islamico in Siria.
La faticosa rinascita
I bambini sono il futuro di questa città devastata che tenta di ricominciare. E di ricostruire se stessa, dalla macerie di una guerra civile.
Raqqa ha già cominciato la faticosa rinascita. I parchi giochi e i campi da calcio sono stati riaperti. Le mine antiuomo sono state rimosse. Eppure la pace è fragile. La notte è pericolosa, Ci sono ancora regolamenti di conti in corso. C'è il coprifuoco.
"Girano molte spie"
Moafaq sta sistemando la sua casa. Pensava che la ricostruzione a Raqqa potesse essere più rapida, ma almeno - dice - non c'è piu l'Isis, non ci sono più gli jihadisti. Però la città è tutt'altro che sicura.
"La città non è per niente sicura, ci sono omicidi ed esplosioni. Girano molte spie. Conoscono la città come le loro tasche. Facevano parte dell'Isis", racconta Moafaq.
Il pallone di Abdel
L'altra faccia di Raqqa è quella di Abdel.
Adora il calcio. Vive con il pallone tra i piedi. Il suo idolo è Cristiano Ronaldo.
"Ci sono ancora molte violenze. Speriamo che le cose possano migliorare. Intanto vogliono aumentare il numero degli autobus", dice Abdel, con un filo di speranza.
Qualcuno rimpiange l'Isis
Qualcuno, tuttavia, rimpiange lo Stato Islamico.
"Eravamo molto piu sicuri sotto l'Isis! Se avevi un'oreficeria, nessuno ti rubava niente", dice un uomo.
Una ricostruzione difficile
La ricostruzione fisica e, soprattutto, morale di Raqqa sembra ancora molto lontana.
Le ferite nei palazzi (e nei cuori) richiederanno molto tempo prima di essere rimarginate.