L'ex militare e esponente di estrema destra promette "un nuovo paese"
Jair Bolsonaro, ex militare di estrema destra e vincitore delle elezioni di ottobre, è il 38esimo presidente del Brasile. Durante la sessione solenne svoltasi nella sede del Parlamento in Brasilia Bolsonaro, 63 anni, ha giurato sulla Costituzione assieme al suo vice Hamilton Murau - anche lui un ex militare.
Durante un breve discorso Bolsonaro ha ripreso i punti della sua campagna elettorale: un nuovo "patto nazionale" capace di far "tracciare nuovi sentieri per un nuovo Brasile". "Abbiamo la grande sfida di dover fronteggiare gli effetti della crisi economica, della disoccupazione di massa, della ideologizzazione giovanile, la distorsione dei diritti umani e la decostruzione della famiglia. Approveremo le riforme necessarie, allargeheremo le infrastrutture riducendo la burocrazia, semplificheremo, e togliere il peso che grava su coloro che lavorano e che producono".
L'insediamento di Bolsonaro ha riunito leader come il premier israeliano Netanyahu e il segretario di Stato Usa Pompeo, ma anche il presidente boiliviano Morales. Dal carcere invece, dove si trova dopo la condanna a 12 anni per corruzione e riciclaggio, l'ex presidente Lula da Silva ha chiamato alla "lotta" e alla "resistenza": "Non abbasseremo la testa, non potranno impedire che il futuro divenga realtà".