Soyuz, aperte due inchieste e stop ai lanci fino a fine anno

Stanno bene e sono nelle loro abitazioni l'astronauta russo Alexey Ovchinin e il collega statunitense Nick Hague rientrati sulla terra dopo un atterraggio d'emergenza della navicella Soyuz. La **Soyuz, **dopo un guasto a un motore avvenuto poco dopo il decollo dal Kazakistan, direzione stazione spaziale internazionale, è dovuta rientrare.
Vladimir Popov, esperto militare, dice: "Certo, questa è una situazione spiacevole, ma penso che quando hanno avuto luogo più di 800 lanci analoghi, uno o due casi di fallimento non significano nulla. Questa è la mia opinione personale, ovviamente non è bello, ovviamente la perdita di prestigio ci sarà, ma non sarà di forte impatto".
Comunque in Russia i lanci con uomini a bordo saranno con tutta probabilità sospesi fino alla fine dell'anno cosa che potrebbe ritardare anche la missione di Luca Parmitano prevista per il luglio 2019.
Un'inchiesta penale è stata aperta dalla Russia sull'incidente e anche la NASA vuole vederci chiaro. Perché tutto è andato bene ma poteva essere una tragedia.
Chris Hadfield, ex astronauta, spiega perché: "Se ascolti le voci dell'equipaggio, specialmente il comandante, non sembra affatto terrorizzato, anzi, è calmo perché addestrato ad avere a che fare con problemi del genere. Ha compiuto l'incredibilmente difficile compito di riportare la navicella alla base. Cadendo sulla terra avrebbero avuto un peso moltiplicato per 6-7 volte, forse anche di più, si sarebbero schiantati. L'importante è che i sistemi automatici funzionino bene, che l'equipaggio abbia lavorato bene e che tutti siano al sicuro".
L'incidente è avvenuto quasi certamente per un malfunzionamento al sistema di separazione di uno dei quattro “booster” che formano il primo stadio e che forniscono la spinta iniziale alla partenza.