Russia: sanzioni, parlano gli esperti

Per il premier russo Dimitri Medvedev le possibili nuove sanzioni degli Stati Uniti contro la Russia sono "una dichiarazione di guerra economica" e "a questa bisogna rispondere con strumenti economici, politici e se necessario, di altro tipo".
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha assicurato che Mosca risponderà alle sanzioni, ma cercando di non compromettere in modo irrimediabile le relazioni con gli Stati Uniti.
Mentre il braccio destro di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha denunciato che le nuove restrizioni sono "un atto ostile" e "illegale" e "difficilmente possono essere associate alla costruttiva, sebbene complessa, atmosfera del recente incontro" a Helsinki fra Trump e Putin.
Per l'analista politicoDimitri Oreshkin le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti, in seguito al caso Skripal, potrebbero avere conseguenze serie per l'economia russa:
"La riposta dovrebbe essere asimmetrica, ovvero forte come ai tempi della guerra fredda, come ha detto Gorbachev. Ma come può la Russia dare questo tipo di risposta se l'ordine economico è debole se i suoi alleati sono la Siria, l'Iran e se allo stesso tempo c'è un trend che porta al declino economico".
Da un punto di vista tecnico l'analista finanziario Khestanov ha detto a Reuters che i minimi toccati dal rublo nel cambio con il dollaro sono stati causati dai mercati che hanno anticipato quello che accadrà con le sanzioni.
Il ministro russo delle finanze Siluanov ha minimizzato le preoccupazioni per la vulnerabilità della Russia di fronte ai nuovi vincoli economici imposti dagli Stati Uniti.
Il presidente russo Vladimir Putin intanto ha discusso delle nuove possibili sanzioni Usa contro Mosca nel corso di un incontro con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza russo: lo riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui i partecipanti all'incontro "hanno sottolineato la completa illegittimità di tali azioni dal punto di vista del diritto internazionale".