L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche conferma la tesi secondo cui l'agente nervino usato contro l'ex spia Sergei Skripal e la figlia è il Novichok
L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) conferma la tesi, avanzata dal Regno Unito, secondo cui l'agente nervino usato contro l'ex spia Sergei Skripal e la figlia Yulia è il Novichok, sviluppato in Russia.
Gli esami sui campioni di sangue confortano i risultati britannici relativi all'identità dell'agente tossico, spiega l'Opac.
Yulia Skripal si è lentamente ripresa dopo una lunga permanenza in ospedale, mentre il padre resta ancora ricoverato in condizioni gravi.
Come ritorsione per l'attacco attribuito alla responsabilità di Mosca, Regno Unito, Stati Uniti ed altri Paesi occidentali, compresa l'Italia, hanno espulso circa 150 diplomatici russi.
Intanto, Yulia Skripal ha rifiutato l'offerta di assistenza che le è giunta dall'Ambasciata russa a Londra.
Il Governo britannico continua a incolpare la Russia per l'attacco al gas nervino, il Novichock, accusa che Mosca insiste a negare.
L'avvelenamento è avvenuto nell'abitazione stessa di Sergei e Yulia Skripal. Notevoli quantità di Novichock sono state rinvenute proprio sulla porta di casa.
L'Ambasciata russa, sorpresa dal rifiuta di Yulia Skripal, esprime dubbi sulla spontaneità del suo comportamento e sospetta che dietro al "no" si nascondano pressioni da Londra.