Una delegazione ucraina ha incontrato funzionari statunitensi per tre giorni di colloqui di pace in Florida. Entrambe le parti riconoscono che una pace duratura dipenderà dalla Russia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver avuto una "telefonata sostanziale" con l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e con il genero di Trump Jared Kushner, dopo che questi ultimi hanno incontrato una delegazione ucraina in Florida sabato per il terzo giorno di colloqui di pace volti a porre fine all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia.
La delegazione ucraina comprende Andrii Hnatov, capo delle forze armate ucraine, Andrii Sybiha, ministro degli Esteri ucraino, e Rustem Umerov, capo del consiglio di sicurezza ucraino, ha dichiarato Zelensky.
"Abbiamo affrontato molti aspetti e analizzato i punti chiave che potrebbero garantire la fine dello spargimento di sangue ed eliminare la minaccia di una nuova invasione russa su larga scala", ha scritto Zelensky su X, "così come il rischio che la Russia non mantenga le sue promesse, come è accaduto ripetutamente in passato".
Il leader ucraino ha aggiunto che il suo Paese continuerà a cooperare "in buona fede" con gli Stati Uniti nel tentativo di raggiungere una pace autentica e ha dichiarato di aver concordato i "prossimi passi e il formato" dei colloqui con il team statunitense.
Dopo i colloqui di venerdì, i diplomatici di entrambe le parti hanno affermato che "i reali progressi verso un accordo" dipenderanno dalla "disponibilità della Russia a mostrare un serio impegno per una pace a lungo termine".
Gli Stati Uniti hanno portato avanti i colloqui tra Ucraina e Russia, cercando di mediare un accordo di pace. Tuttavia, Kiev e i suoi alleati europei hanno accusato il presidente russo Vladimir Putin di fingere interesse per gli sforzi di pace, dopo che i suoi precedenti colloqui con gli Stati Uniti, la scorsa settimana, non hanno portato a nessun passo avanti o compromesso.
Attesa per l'incontro a Londra tra i leader europei e Zelensky
Lunedì Zelensky dovrebbe incontrare a Londra il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron. Macron, che ha parlato con Zelensky sabato, ha accusato la Russia di escalation e di non cercare la pace, rinnovando il sostegno a Kyiv.
"È proprio questo lo scopo degli sforzi che abbiamo intrapreso all'interno della Coalizione dei Volenterosi", ha scritto Macron su X, "Continueremo questi sforzi con gli americani per fornire all'Ucraina garanzie di sicurezza, senza le quali non sarà possibile una pace solida e duratura".
Kellogg: colloqui di pace attualmente negli "ultimi dieci metri"
Intervenendo al Reagan National Defence Forum, l'inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina, Keith Kellogg, ha affermato che un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina è molto vicino, sottolineando che la questione territoriale, in particolare la regione del Donbass, così come il futuro della centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente controllata dalla Russia, sono ancora in fase di negoziazione.
Kellogg ritiene che una volta risolte queste questioni, un accordo di pace sia possibile, aggiungendo che i negoziati sono attualmente negli "ultimi dieci metri", che a suo dire sono sempre i più difficili.