Centinaia di migranti vivono all'interno di fabbriche abbandonate nella città di Patrasso
Continua l'odissea di centinaia di migranti, che vivono all'interno di fabbriche abbandonate nella città di Patrasso, in Grecia.
Pressochè quotidiano il loro tentativo di imbarcarsi illegalmente su un traghetto che li condurrebbe in Italia, e magari più a nord in Europa.
"Se non riusciamo a passare il confine da qui, non sappiamo cos'altro fare - dice questo 15enne afghano - perché il modo più economico e facile per attraversare è da qui: non devi spendere un sacco di soldi, non ne abbiamo abbastanza per scegliere modi alternativi e finché ne avremo il coraggio, continueremo a provare".
Quasi tutti provenienti dall’Afghanistan, le loro voci raccontano di un percorso di violenze: molti sono minorenni, alcuni sono bambini, tutti sono profughi.
Georgia Tzanakou, assistente sociale, ONG Praxis:
"Quando chiedo loro qual è la cosa peggiore che può accadere trovandosi qui, rispondono 'Morire, ma preferirei morire cercando di raggiungere la mia destinazione invece di essere un vigliacco curato in un rifugio mentre la mia famiglia nel mio Paese sta morendo'".
Convincere i ragazzi a lasciare le fabbriche rimane la più grande sfida per gli assistenti sociali, per i quali ci sono attualmente circa 80 ragazzi di età inferiore ai 17 anni che vivono al loro interno.