Bin Laden files: cosa sappiamo (e cosa ancora non sappiamo)

Bin Laden files: cosa sappiamo (e cosa ancora non sappiamo)
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Di Euronews
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Nel 2011 lo sceicco del terrore è stato ucciso e migliaia di documenti, video, audio e foto sono stati confiscati. Ora una parte di essi sono stati resi pubblici dall'intelligence americana

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Martedì 2 novembre la Cia ha pubblicato migliaia di documenti, 470mila per l’esattezza (video, audio e foto), confiscati nel maggio 2011 nel corso del raid delle Forze speciali americane in cui venne ucciso Osama Bin Laden, nel covo di Abbottabad in Pakistan.

L’imponente pubblicazione, oltre 500Gb, include le lettere dello ‘sceicco del terrore’, comunicazioni familiari, foto anche di leader dell’organizzazione e video considerati “rilevanti” dalla Cia per “comprendere i piani e il metodo di lavoro delle organizzazioni terroristiche”. La gran parte del materiale è nella lingua originale araba. Il direttore della CIA, Mike Pompeo, ha autorizzato l’operazione in nome della trasparenza e affinché gli americani possano “avere più informazioni sui piani e sul modus operandi dell’organizzazione terroristica”.

Cosa è stato pubblicato?

Ben 18mila file
Oltre a quelli trovati nel pc di Bin Laden, ci sono materiali promozionali e di pianificazione delle operazioni, tra cui il programma per commemorare il decennale degli attentati dell’11 settembre anche attraverso i media occidentali. Verrebbe documentata anche l’origine della frattura che esiste oggi tra al-Qa’ida e l’ISIS;

Il diario personale di Bin Laden
La pubblicazione annovera il diario del defunto leader di al Qaida, 288 pagine scritte a mano. Ci sono indicazioni di un viaggio estivo nel Regno Unito, un paese descritto da teenager come “decadente”. Bin Laden visitò Stratford-upon-Avon, città natale di William Shakespeare;

79mila immagini e file audio
Tra essi anche corrispondenza audio e le prove per i discorsi ufficiali pubblici; la Cia sottolinea che alcune foto della documentazione vennero “scattate nell’immediatezza del raid, perché si riteneva che fossero utili per scoprire eventuali piani per attentati, o le identità degli elementi operativi dell’organizzazione”. Informazioni all’epoca considerate di “immediata importanza”;

Le prime foto da adulto del figlio di Bin Laden
Tra i 10mila file video c‘è anche il primo footage in cui appare il figlio del leader di al-Qa’ida, Hamza Bin Laden, nato nel 1989 e oggi ancora in vita. Ci sono poi filmati amatoriali, bozze e discorsi pubblici di Osama;

Cosa non è stato pubblicato
La CIA ha scritto che alcuni dei file non sono stati resi pubblici in quanto sarebbero così delicati da “danneggiare direttamente” gli sforzi dell’intelligence per garantire sicurezza alla nazione;

Film e cartoni animati
Alcuni di essi, ritrovati nel covo di Osama Bin Laden, non possono essere diffusi per ragioni di copyright, pornografia, perché si tratta di malware o perché sono corrotti o danneggiati. Tra il materiale non pubblicato si trovano:

  • Batman Gotham Knight
  • BBC Great Wildlife Moments
  • Biography – Osama bin Laden
  • Cars
  • Chicken Little
  • CNN Presents: World’s Most Wanted
  • Final Fantasy VII
  • Heroes of Tomorrow
  • Home on the Range
  • Ice Age: Dawn of the Dinosaurs
  • In the Footsteps of bin Laden – CNN
  • National Geographic: Kung Fu Killers
  • National Geographic: Inside the Green Berets
  • National Geographic: Predators at War
  • National Geographic: World’s Worst Venom
  • Peru Civilization
  • Resident Evil
  • Storm Rider – Clash of the Evils
  • The Kremlin from Inside
  • The Story of India
  • The Three Musketeers
  • Where in the World is Osama bin Laden

Questa diffusione di documenti segue, a meno di una settimana di distanza, quella dei JFK Files relativi all’assassinio nel 1963 dell’ex presidente americano a Dallas

Verranno alla luce nuovi file secretati?
E’ possibile. Il direttore della CIA, Pompeo, ha dichiarato: “La CIA continuerà a cercare opportunità di condividere informazioni con il popolo americano nell’ambito del mandato e dell’obbligo di proteggere la sicurezza nazionale”.

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