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Francia-Italia: risolto il caso STX

Francia-Italia: risolto il caso STX
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Di Lilia Rotoloni
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La notizia dell'accordo al vertice di Lione

Il vertice italo-francese di Lione ha portato la soluzione. Sui cantieri STX di Saint Nazaire, nel nord-ovest della Francia, si è giocato un vero e proprio braccio di ferro.

All’epoca di François Hollande , Fincantieri aveva ottenuto il controllo, viste le difficoltà della sudcoreana STX. Dopo le presidenziali, il voltafaccia. Il presidente Emmanuel Macron si scopre una vena nazional-industriale, denuncia l’accordo, e propone, in alternativa, un pacchetto che prevede la creazione di un polo europeo navale e militare, una specie di Airbus navale, su base franco-italiana. A Roma non cedono, parte la trattativa, fino all’accordo annunciato a Lione.

A Fincantieri va il 50%, più un ulteriore 1% in prestito dai francesi per almeno 12 anni. Lo Stato francese , con Naval group e forse altri soggetti minori, si tiene l’altro 50%, nei fatti ridotto dunque a 49. In caso di revoca dell’1% prestato, il gruppo triestino può obbligare Parigi a comprare il 50% dei cantieri navali. Viceversa, se la Francia non esercitasse l’opzione di riacquisto del famoso 1% entro i 12 anni, la quota passerebbe direttamente a Fincantieri.

Gli altri contenziosi

Non solo questo l’elemento di frizione fra la Francia e l’Italia, anche l’accoglienza dei migranti. L’Italia si era sentita poco sostenuta dal vicino francese nella gestione della crisi, arrivata all’apice nel 2015, con la chiusura della frontiera e i rifugiati bloccati a Ventimiglia. Oggi, in particolare in seguito al discorso sull’Europa di Macron, i due Paesi sembrano più in sintonia.

Appare invece rinviata ogni decisione sul dossier Tim-Vivendi. In ogni caso, la tendenza in Europa, sembra essere quella di unire i campioni nazionali fra di loro per creare grandi gruppi europei in grado di competere a livello globale. Come dimostra, oltre l’intesa su STX, anche il recente accordo per riunire la tedesca Siemens e la francese Alstom nel settore dei trasporti, per competere con i giganti cinesi.

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