Colombia: rischio epidemie a Mocoa

Sono iniziate le prime sepolture a Mocoa, in Colombia, dove una valanga causata dall’esondazione di tre fiumi, sabato all’alba ha spazzato via la città. 273 i morti, 260 i feriti e un mare di corpi ancora da riconoscere. Corpi ritrovati dopo giorni nel fango, in via di decomposizione, morti difficili da identificare con parenti disperati in cerca di un indizio. Il locale cimitero è diventato una morgue improvvisata dato che l’obitorio dell’ospedale era saturo già sabato.
A #Mocoa sommersa dal fango 62 bambini fra le 250 vittime.
UNICEFColombia</a> in azione nei settori Acqua, Igiene e Istruzione di emergenza <a href="https://t.co/xzPNjqjxBk">pic.twitter.com/xzPNjqjxBk</a></p>— UNICEF Italia (
UNICEF_Italia) 3 aprile 2017
Con tutte le tubature di acqua e gas saltate e condizioni igieniche sempre più precarie, il governo ha iniziato una campagna di vaccinazioni contro epatite e tetano.
Sono 2700 gli sfollati, sistemati in scuole, ripari di fortuna, tende. L’obiettivo del presidente Santos è di liberare quanto prima le scuole perché possano riprendere le lezioni e con esse un barlume di ordinaria quotidianità.
#Colombia
JuanManSantos</a> declara emergencia social y económica para atender tragedia de <a href="https://twitter.com/hashtag/Mocoa?src=hash">#Mocoa</a> <a href="https://t.co/e4UfFLvN8n">https://t.co/e4UfFLvN8n</a></p>— Diario Las Américas (
DLasAmericas) 4 aprile 2017
Nessuna novità su due italiani che secondo la croce rossa si sarebbero trovati in un ostello travolto dalla valanga e tuttavia non dati ufficialmente per dispersi dalla Farnesina.