Difendere un’equa ripartizione delle spese per la difesa tra Europa e Stati Uniti e adattare i rapporti transatlantici alle mutate relazioni con Mosca. Pesanti le ambasciate dell’amministrazione Trump di cui il neo-segretario di Stato americano James Mattis dovrà farsi portavoce, in occasione della sua prima ministeriale difesa della Nato, al via oggi a Bruxelles.
Stoltenberg: “Se uniti, potremo dialogare con Mosca”
2 days of meetings ahead, a #DefMin preview by @JensStoltenberghttps://t.co/uWmvdfgvXSpic.twitter.com/1snn3VYH65
— NATO (@NATO) 14 febbraio 2017
“Se resteremo forti e se resteremo uniti – ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg – potremo allora avviare un dialogo politico con la Russia. Accolgo quindi con favore un dialogo fra Nato e Russia ma anche, ovviamente, fra membri della Nato come gli Stati Uniti, e la Russia”.
Qui la trascrizione integrale dell’intervento di Jens Stoltenberg
Lo stesso Stoltenberg aveva detto di concordare con la richiesta di Trump di fissare al 2% del PIL il target di spesa per la difesa di tutti paesi Nato. Un obiettivo non raggiungibile nell’immediato, ha riconosciuto, ma al quale è necessario avvicinarsi, decretando anzitutto la fine dei tagli.