Kosovo: il muro di Mitrovica non s'ha da fare

Kosovo: il muro di Mitrovica non s'ha da fare
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Pristina ne ordina l'abbattimento, definendolo una provocazione serbo-kosovara

PUBBLICITÀ

Le autorità del Kosovo hanno ordinato la demolizione di un muro situato a Kosovska-Mitrovica , città a maggioranza serba. Per i serbo-kosovari serve a evitare una frana. Per il Parlamento di Pristina, invece, è una provocazione, perché sorge proprio al limite fra i quartieri albanofoni e quelli a maggioranza serba.

Dice la ministra kosovara per il dialogo con la Serbia Edita Tahiri :

Questo muro ha l’obiettivo di destabilizzare la situazione del Kosovo e non vogliamo che i serbi portino a buon fine le loro cattive intenzioni.

Il ponte sul fiume Ibar

Così i deputati hanno deciso di far abbattere il sostegno in cemento armato sorto all’inizio del mese accanto al ponte sul fiume Ibar, già tradizionale teatro delle tensioni fra le due comunità.

Un abitante della parte a maggioranza albanofona della città è d’accordo:

Deve essere demolito, è un muro di separazione, lo si può aggirare, ma blocca la strada diritta e più corta.

Un serbo-kosovaro è invece contrario:

Non è una buona cosa questa demolizione, è una provocazione fra le due comunità.

Anche l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno criticato il muro, che è stato costruito proprio nel momento in cui erano in corso negoziati di riconciliazione.

Le tensioni intercomunitarie sono un retaggio della guerra del Kosovo, cominciata nel 1999, ultimo atto delle guerre balcaniche innescate dalla disgregazione della ex Jugoslavia. La provincia, originariamente serba a maggioranza albanofona, si è autoproclamata indipendente nel 2008.

Il Kosovo è riconosciuto come indipendente da circa la metà degli Stati membri dell’Onu. Gli Stati dell’Unione europea lo riconoscono, a parte la Spagna, la Slovacchia, la Romania, la Grecia e Cipro.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Esportare stabilità, ecco perchè l'UE guarda a Est

Consiglio d'Europa: primo sì all'adesione del Kosovo. La condanna della Serbia

Kosovo, al via il censimento tra sanzioni e poca informazione