Quasi integralmente riconquistata la riva sinistra del Tigri. Le Nazioni Unite aprono un nuovo campo profughi: "8.000 persone in fuga nelle ultime 24 ore"
Le truppe irachene hanno strappato all’ISIL sei quartieri di Mosul, ma hanno poi dovuto ripiegare a causa della resistenza jihadista. Gruppi di elite e squadre antiterroriste sono avanzate di oltre un chilometro e mezzo all’interno della città, liberando quasi integralmente la riva sinistra del Tigri. I quartieri riconquistati sono tuttavia tra i meno urbanizzati.
Negli altri, ci si batte strada per strada e casa per casa. “Sono in corso feroci combattimenti con i miliziani dell’ISIL – dice un ufficiale dell’esercito iracheno -. Per fortuna siamo riusciti a liberare alcune delle famiglie, che avevano sequestrato per farne degli scudi umani”.
Un migliaio, secondo l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati, le persone per questo scopo sequestrate nella sola città di Hamam Al-Alil, poco a sud di Mosul. Una minaccia che, insieme ai reclutamenti forzati di bambini a partire dai 9 anni di età, ha fatto registrare alle Nazioni Unite un record di 8.000 persone in fuga solo nelle ultime 24 ore.
“Abbiamo notato un’impennata negli arrivi – dice il responsabile ONU per i rifugiati a Erbil, Frederic Cussigh -. E con ogni probabilità continuerà così nel prossimo paio di giorni”.
UNHCR opens new #Hasansham camp amid spike in #Mosul displacement https://t.co/4Nctviz5ph via @refugees#MosulAid@UNHCRIRaq@carogluck
— Andreas Needham (@AndreasNeedham) 4 novembre 2016
Per far fronte all’esodo, l’Agenzia ONU per i rifugiati ha aperto un nuovo campo profughi a Hasansham, nel nord dell’Iraq. Tremila le registrazioni avvenute solo nella giornata di venerdì, già oltre un quarto della capacità totale della struttura, una delle cinque ora preposte ad accogliere la popolazione in fuga da Mosul.