Usa: le intenzioni di voto degli ispanici premiano Hillary Clinton

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È notte al ritmo di salsa al Paladar di Rockville, nel Maryland, vicino Washington D.

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È notte al ritmo di salsa al Paladar di Rockville, nel Maryland, vicino Washington D.C. Ogni lunedì ispanici di tutte le età e amici si ritrovano per imparare a ballare. Molti sono nati negli Stati Uniti e sono figli o nipoti di immigrati da Cuba, Messico, Porto Rico o El Salvador.

Attorno alla pista da ballo si discute delle presidenziali dell’8 novembre. I Latinos nell’ultimo decennio hanno sostenuto i democratici, anche a causa della linea dura dei repubblicani sull’immigrazione.

Il candidato del Grand Old Party Donald Trump, che tra l’altro ha definito i messicani “violentatori e ladri”, è ancora meno apprezzato. Euronews ha raccolto i commenti di alcuni ispanici:

“Sono molto preoccupata, è sconcertante che si voti per quell’uomo. C‘è chi voterà davvero per lui?”.

“Non ha rispetto per le donne e per noi latinos. Non sono d’accordo con lui. Non è il mio candidato favorito adesso”.

“C‘è molto più mobilitazione politica, più che in passato, nella comunità latina. È enorme! Probabilmente questo influenzerà l’esito delle elezioni”.

Negli Stati Uniti vivono 57 milioni di latinos, poco meno di un sesto della popolazione del Paese. Il numero di aventi diritto ispanici per le presidenziali ha raggiunto il record, circa 27 milioni, l’11,9% del totale dei potenziali elettori statunitensi, non lontano dagli afroamericani.

Questo grazie alla crescente fetta degli elettori più giovani, i cosiddetti Millennials, che rappresentano quasi la metà dei votanti ispanici. Una percentuale più alta rispetto a quella dell’elettorato giovane bianco o afroamericano, ma meno meno incline a recarsi al seggio.

Julian Teixeira è il portavoce del National Council of La Raza, principale gruppo per la difesa dei diritti degli ispanici: “I candidati hanno due modi completamente diversi di relazionarsi con la comunità latina. È chiaro che Trump demonizza e insulta i latinos ed è un discorso che non vogliamo sentire. Se ci insulti noi non faremo da sacco da box, non ci faremo prendere a pugni, ma andremo all’attacco con il nostro voto”.

Secondo un recente sondaggio Hillary Clinton stacca di 48 punti Donald Trump nelle intenzioni di voto dei latinos.

“George W. Bush aveva ottenuto il 40% dei voti dei Latinos, Mitt Romney il 27%”, dice il nostro corrispondente dagli Stati Uniti, Stefan Grobe. “Quest’anno Donald Trump probabilmente farà ancora peggio. I repubblicani dovranno relazionarsi più seriamente con gli ispanici in futuro, se non vogliono perdere la presidenza permanentemente”.

#Latinos will be united and voting in masses, to make sure that realDonaldTrump</a> never make it to <a href="https://twitter.com/lacasablanca">lacasablanca. pic.twitter.com/JtUdFTl06J

— Latinos for Hillary (@ForHillary) 12 juin 2016

Mexico will pay for the wall – 100%\#MakeAmericaGreatAgain#ImWithYouhttps://t.co/pSFuPZz0xP

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 1 septembre 2016

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