La polemica sul burkini non si chiude con il pronunciamento del Consiglio di Stato.
La polemica sul burkini non si chiude con il pronunciamento del Consiglio di Stato. L’Alta Corte francese ha dichiarato illegale il divieto, decretato da una trentina di comuni, di portare l’indumento islamico in spiaggia, ma molti politici che avevano appoggiato il provvedimento pensano già all’ipotesi di scrivere una legge in merito.
"L'ordinanza del Consiglio di Stato non esaurisce il dibattito sul burkini"
Primo ministro francese
Il premier socialista Manuel Valls assicura: “Questa ordinanza del Consiglio di Stato non esaurisce il dibattito apertosi nella società sulla questione.”
Assumons le débat sur le burkini – retrouvez mon texte sur ma page Facebook : https://t.co/C5z8mshyf2
— Manuel Valls (@manuelvalls) 26 août 2016
La discussione sul burkini fa capire che la Francia è ormai in campagna elettorale per le legislative e le presidenziali del 2017.
L’ex presidente di centro-destra Nicolas Sarkozy, che ha appena annunciato di ricandidarsi, vorrebbe far vietare ogni simbolo religioso in pubblico.
Il pronunciamento del Consiglio di Stato riguardava solo la località di Villeneuve-Loubet, ma farà probabilmente giurisprudenza anche per i ricorsi relativi alle altre città.
La Corte ha smentito che il burkini abbia rappresentato una minaccia all’ordine pubblico e ha affermato che il divieto ha “infranto libertà fondamentali”, come quella religiosa e di movimento.