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Terrorismo islamico, perché si colpisce la Francia

Terrorismo islamico, perché si colpisce la Francia
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Di Debora Gandini
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La Francia è il secondo paese europeo impegnato nelle operazioni contro l’ISIL in Siria e in Iraq insieme alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Una presa di posizione forse alla ba

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Oltre 230 morti e centinaia di feriti in 18 mesi. Un bilancio pesantissimo per la “Francia“https://it.euronews.com/tag/francia/ che in un meno di due anni ha subito tre attentati. Tutti rivendicati da gruppi jihadisti legati all’autoproclamato stato Islamico. Una scia di sangue che da “Charlie Hebdo agli attacchi di Parigi ha portato il Paese, senza mezzi termini, a dichiarare guerra all’estremismo islamico.

La Francia è il secondo paese europeo impegnato nelle operazioni contro l’ISIL in Siria e in Iraq insieme alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Inoltre con l’Operazione Barkhane i militari francesi e dei Paesi del Sahel sono impegnati a contrastare i miliziani jihadisti che continuano a colpire e sferrare attentanti nell’area sahariana. una presa di posizione che, secondo esperti e analisti, ha portato il Paese ad essere nel mirino del terrorismo.

“La Francia, rispetto agli altri stati europei, è il paese forse più esposto in termini di politica estera e in termini di dispiegamento di forze in altri paesi specie quelli musulmani”, ha notare il Professor Peter Neumann presso il King’s College London di Londra ed esperto di Islam e terrorismo. Studi e ricerche dimostrano insomma che gli jihadisti presenti in Francia sono pieni di odio, rancore violento e accusano il governo stesso di diffondere nel paese l’islamofobia. “Loro odiano la Francia perché la vedono non solo come una nazione di crociati come molti altri paesi europei, ma soprattutto come una nazione ora fortemente anti-Islam”, ha aggiunto il Professor Neumann.

Nel solo dipartimento francese delle Alpi Marittime, dove si trova appunto anche Nizza, sono state monitorate lo scorso anno ben 236 persone giudicate sospette. “Questo dipartimento è una zona dove c‘è una forte presenza di jihadisti che poi girano tutta la Francia. Il motivo è semplice:. il sud del paese e tutta l’area di Lione erano territori dove il Fronte islamico di salvezza e il Gruppo Islamico Armato (GIA) avevano diverse basi negli anni ’90”, fa notare la Prof.essa Yasmina Touaibia, docente di Scienze Politiche.

L’autore dell’attacco di Nizza, che ha fatto almeno 84 morti, lupo solitario o soldato dell’ISIL, era conosciuto dalla polizia ma solo per piccoli reati. Quello che sembra certo agli investigatori è che Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha premeditato la strage del 14 luglio con lo scopo di fare il maggior numero di vittime possibile.

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