A Hong Kong 125mila persone si sono riunite per ricordare le vittime del massacro di Piazza Tienanmen del 1989 a Pechino.
A Hong Kong 125mila persone si sono riunite per ricordare le vittime del massacro di Piazza Tienanmen del 1989 a Pechino. A disturbare le celebrazioni gli scontri tra la polizia e un gruppo di giovani di un movimento nato nel 2014 per chiedere l’indipendenza di Hong Kong da Pechino. Diversi i fermi.
Come ogni anno, il parco Victoria si è trasformato in un tappeto di candele. Ma per la Cina, che vieta ogni commemorazione, questo è “un giorno qualunque”, come scrive un giornale locale legato al partito comunista.
L’organizzazione delle madri degli studenti uccisi ha denunciato “un’amnesia di Stato” e “27 anni di terrore bianco” in una lettera aperta pubblicata dall’Ong Human Rights in China.
Era il 4 giugno del 1989 quando i militari dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese hanno represso nel sangue la protesta per avere riforme democratiche di lavoratori e studenti cinesi. Soldati e carri armati hanno sparato sulla folla. Non si conosce ancora il bilancio ufficiale dei morti. Secondo la Croce Rossa sono 2600.
L’immagine simbolo resta questa: uno studente che da solo sfida i carri armati.