Caso Breivik: Norvegia fa appello contro condanna per trattamento inumano

Lo Stato norvegese fa appello contro la sentenza che lo ha condannato per trattamento inumano di Anders Behring Breivik. Il 20 aprile il tribunale di Oslo aveva suscitato stupore giudicando contrarie alla Convenzione Europea dei Diritti Umani le condizioni di detenzione di Breivik, in isolamento da quasi cinque anni.
Il killer di Oslo e Utoya ha a disposizione tre celle, due docce, due televisori, videogiochi e attrezzi da ginnastica.
“Pensiamo che la questione principale sia che il tribunale abbia fissato una soglia troppo bassa per quanto riguarda la definizione di trattamento inumano o degradante in base all’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani”, afferma Fredrik Sejersted, Procuratore Generale. “Faremo appello a riguardo”.
“È un diritto che la controparte può esercitare, eravamo preparati a un’azione del genere da parte dello Stato norvegese”, commenta Øystein Storrvik, avvocato difensore di Breivik.
Il filo-nazista Breivik sconta 21 anni di carcere prorogabili per aver ucciso 77 persone: 8 persone facendo esplodere una bomba nei pressi della sede del governo a Oslo e 69 sparando contro i partecipanti di un campo estivo dei giovani laburisti sull’isola di Utoya.