Una nuova crisi finanziaria? Christine Lagarde (Fmi): "Non c'è allarme, ma stiamo all'erta"

Una nuova crisi finanziaria? Christine Lagarde (Fmi): "Non c'è allarme, ma stiamo all'erta"
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Non c‘è molto da sorridere quando si parla di economia globale in questi giorni. Il nuovo scandalo legato a una massiccia evasione fiscale. Le

Non c‘è molto da sorridere quando si parla di economia globale in questi giorni. Il nuovo scandalo legato a una massiccia evasione fiscale. Le continue difficoltà economiche in Europa, aggravate dalla crisi dei migranti e dal terrorismo. I mercati emergenti che rallentano.

Christine Lagarde in breve

  • Christine Lagarde è nata a Parigi il primo gennaio 1956. Dal 2011 è direttore generale del Fondo monetario internazionale. A febbraio 2016 è stata confermata per il secondo mandato
  • Avvocato d’affari, è stata ministro dell’Economia e dell’Industria della Francia dal 2007 al 2011 sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy, prima donna a ricoprire quella carica
  • E’ stata inclusa più volte nella lista delle 100 donne più potenti del mondo secondo Forbes
  • A fine 2015 è stata rinviata a giudizio con l’accusa di «negligenza» nell’inchiesta sull’arbitrato fra l’uomo d’affari Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais

Per discutere di questi problemi abbiamo incontrato il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde.

Isabelle Kumar, Euronews
Sembra che i ricchi siano destinati a essere sempre più ricchi. Nonostante tutti i discorsi sulla lotta ai paradisi fiscali, ora abbiamo lo scandalo di Panama Papers, che presumibilmente coinvolge alcune delle persone più influenti del mondo. Pensa che questo scandalo, queste rivelazioni, cambieranno qualcosa?

Christine Lagarde
Beh, è meglio che le cose cambino, perché come stanno oggi dimostrano che il lavoro iniziale, avviato nel 2010/2011 sotto la presidenza francese del G20, non è affatto una missione compiuta, siamo molto lontani. C‘è molto lavoro da fare, l’attività di lotta deve proseguire ed evolversi, perché non vi è alcun limite alla fantasia di alcuni.

Isabelle Kumar, Euronews
E’ la punta dell’iceberg?

Christine Lagarde
Non lo so, chiaramente le indagini dovranno continuare per distinguere ciò che è legale da quello che è illegale, per vedere dove porre l’accento e quali cambiamenti sono necessari. Ma c‘è evidentemente altro lavoro da fare.

Isabelle Kumar, Euronews
Nel frattempo, la ricchezza si concentra nelle mani dei ricchi, l’Europa ha una crescita debole e deve affrontare una sfida epocale come quella della crisi migratoria. Se guardiamo alla situazione da un punto di vista puramente economico, vede l’immigrazione come un bene o un male?

Christine Lagarde
Abbiamo studiato approfonditamente quale sarà l’impatto della crisi dei rifugiati e il flusso di profughi verso alcuni Paesi europei. E’ chiaro che se si prendono le giuste misure per integrarli con la conoscenza della lingua, fornendo competenze professionali, dando sostegni per l’alloggio, sarà un saldo netto positivo per i Paesi che ospitano i rifugiati. Ma credo che sia prima di tutto un imperativo umanitario e voglio davvero rendere onore al Cancelliere Merkel per il coraggio che ha dimostrato in questo caso. E’ rispettata in tutto il mondo, la storia ricorderà ciò che il popolo tedesco ha fatto e sta facendo.

Isabelle Kumar, Euronews
Siamo qui a Francoforte, dove ha sede la Banca centrale europea, e se guardiamo ancora alla crisi, il presidente della Bce Mario Draghi ha detto che farà tutto il possibile per mettere l’Europa di nuovo in pista. Ma non possiamo fare a meno di avere l’impressione che siamo a corto di munizioni.

Christine Lagarde
Noi non pensiamo che le banche centrali stanno esaurendo le munizioni. Ciò che crediamo è che non possono agire da sole. Rilanciare le economie, aumentare la crescita con un vero e proprio recupero sono obiettivi che non saranno raggiunti da politiche monetarie da sole, ma ci sarà anche bisogno di riforme strutturali, misure fiscali e queste azioni tutte e tre insieme aiutaranno a ripristinare la situazione economica dell’Unione europea e in particolare della zona euro, perché si parla di politiche monetarie. Questo è fondamentale.

Isabelle Kumar, Euronews
Parlando sempre di prospettive di miglioramento, se guardiamo alla Grecia, la Grecia sembra avere di nuovo problemi. In base a fughe di notizie, il FMI ha detto che portare la Grecia sull’orlo del baratro potrebbe aiutare nelle trattative. So che lei ha detto che è un’assurdità, ma quanto siete vicini a un accordo? Perché sembra abbastanza lontano.

Christine Lagarde
Ho detto più volte che abbiamo bisogno di un programma che funzioni davvero, finalizzato a ridare stabilità economica o dove il debito sia sostenibile nel lungo periodo. E’ questo il vero punto oggi più che mai. Il lavoro è stato fatto, sono stati compiuti progressi, ma c‘è ancora molto lavoro, che deve essere continuato. Le soluzioni rapide sono un’illisione. Solo vere riforme sosterranno e aiuteranno la popolazione greca nel lungo termine.

Isabelle Kumar, Euronews
Se le riforme non arriveranno, che cosa farà l’FMI?

Christine Lagarde
Speriamo che arrivino. C‘è bisogno che il programma funzioni. Dovremo trovare punti di equilibrio, tra le riforme da una parte e il problema del debito dall’altra.

Isabelle Kumar, Euronews
Si è detto che un possibile default della Grecia potrebbe coincidere con la Brexit, il referendum sull’uscita del Regno Unito dalla Ue. Alcuni del FMI hanno detto che sarebbe un disastro. Qual è la vostra opinione su questo?

Christine Lagarde
Quello che speriamo è di fare passi in avanti e rimuovere l’incertezza, quindi non penso che dovremmo unire le due cose. Non è mai stato il nostro approccio di negoziazione né la nostra tattica. Il dibattito sull’uscita del Regno Unito è qualcosa che spero si risolverà favorevolmente per l’Europa e per il Regno Unito. Non voglio interferire con il voto, perché attualmente stiamo facendo un lavoro per valutare l’‘impatto economico che ognuna delle due opzioni avrebbe.

Isabelle Kumar, Euronews
Quindi quali sarebbero questi impatti in un caso o nell’altro?

Christine Lagarde
Ancora non so perché stiamo conducendo un lavoro che è preciso, indipendente e molto dettagliato. Le mie opinioni personali sono irrilevanti nel contesto della nostra discussione. Sapremo quali saranno gli impatti economici a maggio, quando saranno pubblicati gli esiti di tale lavoro.

Isabelle Kumar, Euronews
Quindi, se saltiamo verso l’altra sponda, gli Stati Uniti sono alle prese con la campagna elettorale. Di recente una società di analisi dei rischi ha messo Donald Trump, in termini di potenziale minaccia, sostanzialmente sullo stesso livello jihadista. Quindi, ai fini dell’economia globale, chi si dovrebbe preferire alla Casa bianca: Donald Trump o Hillary Clinton?

Christine Lagarde
Non ho opinioni politiche. Non devo affrontare questa scelta perché non voto negli Stati Uniti e anche se votassi non lo direi comunque. Sta alle persone decidere. Il FMI è impegnato con i Paesi, il FMI è al servizio dei popoli. La gente deciderà chi sarà il leader politico. Noi abbiamo un obiettivo che è la stabilità, la prosperità.

Isabelle Kumar, Euronews
L’altro peso massimo è la Cina, il FMI ha suonato la campanella d’allarme dicendo che c‘è il rischio di un rallentamento dell’economia globale: siamo a rischio di una nuova crisi finanziaria come nel 2008?

Christine Lagarde
Non c‘è allarme, siamo all’erta. Perché, come ho detto, l’economia è in crescita, non vi è alcuna crisi acuta ma vediamo rischi all’orizzonte che potrebbero materializzarsi e che potrebbero sommarsi. Così la Cina sta chiaramente cambiando il suo modello di business ed è una mossa legittima in considerazione del livello di sviluppo a cui è arrivata. E’ un grande giocatore e quello che fa ha effetti in tutto il mondo. Ci sarà un impatto sulla catena di fornitura cinese, che ha un impatto sul prezzo delle materie prime, ma è una situazione con cui lavorare e il Paese sta contribuendo ancora significativamente alla crescita dell’economia globale.

Isabelle Kumar, Euronews
Lei svolge un lavoro molto stressante e sta affrontando una prova molto dura: è accusata di «negligenza» nell’inchiesta sull’arbitrato fra l’uomo d’affari Bernard Tapie e la banca Credit Lyonnais. In che modo incide sulle sue funzioni?

Christine Lagarde
La cosa non influisce minimamente sul mio lavoro, gli avvocati fanno il loro mestiere e il processo farà il suo corso.

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