Paesi Bassi, il voto di sfiducia sull'Europa

Paesi Bassi, il voto di sfiducia sull'Europa
Di Euronews
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Poco importa che il quorum al referendum sia stato raggiunto per un soffio, poco importa che il voto sia consultivo e che la partecipazione non sia

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Poco importa che il quorum al referendum sia stato raggiunto per un soffio, poco importa che il voto sia consultivo e che la partecipazione non sia andata oltre il 32%, il referendum olandese sull’accordo con l’Ucraina getta l’Europa nel caos.

E i Paesi Bassi, in primo luogo, che ricoprono la presidenza di turno dell’Unione, si trovano in una situazione piuttosto imbarazzante.

Che fare adesso? Per il premier, Mark Rutte, l’accordo non può essere ratificato così com‘è, la volontà dei cittadini deve essere presa in considerazione.

“Ritengo che se più del 30% degli aventi diritto è andato a votare, la ratifica del trattato non può aver luogo senza discussione”.

Il no all’accordo non fa bene all’Europa, anche perché viene da uno dei sei Paesi fondatori , conosciuto per i suoi valori liberali, anche se già nel 2005 disse no, sempre tramite referendum, al progetto di Costituzione europea.

Un no di cui risente il colpo, politico per il momento, anche Kiev, che nel 2014 nell’intesa aveva riposto tutte le migliori aspettative di avvicinamento al club dei 28.

Nell’immediato Kiev non dovrebbe risentirne. L’intesa, già ratificata dal parlamento europeo e ratificata dagli altri 27 stati membri, è entrata in vigore il 1 gennaio 2016, in modo provvisorio. Ma la modalità provvisoria non può durare in eterno, e l’Olanda deve ratificare il trattato prima o poi, perché rischia di essere denunciata alla Corte di giustizia europea.

Il referendum è stato promosso da un’improbabile coalizione di intellettuali e cittadini che si sono ragruppati intorno al sito web “Senza Stile”, e che, affondano le radici in un fertile terreno euroscettico olandese. Dicono di aver voluto scuotere i palazzi di Bruxelles, riuscendo peraltro a raccogliere 480 mila firme, ben oltre le 300 mila necessarie. Il referendum sull’Ucraina era per loro era in realtà un voto sull’Unione. La prossima tappa sarà la Nexit: l’uscita dei Paesi Bassi dall’Unione.

Il voto olandese arriva a tre mesi dal referendum britannico sulla Brexit, che minaccia di creare una pericolosa crepa nell’Unione dei 28 e che tiene ancora una volta con il fiato sospeso i leader europei.

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