L’omaggio alle vittime della dittatura argentina a quarant’anni dal golpe militare del 24 marzo: per la prima volta lo ha reso un presidente
L’omaggio alle vittime della dittatura argentina a quarant’anni dal golpe militare del 24 marzo: per la prima volta lo ha reso un presidente statunitense, Barack Obama, al fianco di quello argentino Mauricio Macri, con i fiori gettati nel Rio de Plata, dove venivano precipitati dagli aerei militari gli oppositori, ancora in vita.
En el Parque de la Memoria con el Presidente Obama. pic.twitter.com/YEe4LR5VGB
— Mauricio Macri (@mauriciomacri) 24 mars 2016
Dopo aver visitato il Parco della Memoria di Buenos Aires, Obama ha promesso di aprire gli archivi militari e della CIA sulla dittatura durata dal 1976 al 1983 che uccise circa 30.000 persone.
“Le democrazie devono avere il coraggio di ammettere quando non sono state all’altezza degli ideali che sostengono, quando sono state troppo lente nell’esprimersi a favore dei diritti umani”, ha affermato Obama. “E fu il caso qui”.
Per il centro di Buenos Aires, alla manifestazione in ricordo delle vittime, gruppi di sinistra hanno contestato la presenza di Obama nel giorno dell’anniversario del golpe che fu appoggiato dagli Stati Uniti.
Una presenza non condivisa neppure dalle madri e dalle nonne di Plaza de Mayo che non hanno partecipato all’evento ufficiale con i capi di Stato.
Las Madres de Plaza de Mayo boicotta visita Obama al Parco della Memoria dei desaparecidos https://t.co/13BaUZblfYpic.twitter.com/syebaIxXSh
— Adriano Marzi (@adriano_marzi) 24 mars 2016