Assange: "Svezia e Regno Unito devono rispettare la decisione dell'Onu"

Svezia e Regno Unito devono rispettare il pronunciamento del gruppo di lavoro dell’ONU: non farlo significherebbe minare la credibilità e l’autorevolezza stessa delle Nazioni Unite. Julian Assange passa al contrattacco dopo che l’Onu gli ha dato ragione definendo la sua detenzione arbitraria da parte di Svezia e Regno Unito dal suo arresto a Londra il 7 dicembre 2010. Assange invoca la libertà.
“Ho letto questa mattina il commento del Ministro degli esteri britannico Philip Hammond: ha insultato il pronunciamento delle Nazioni Unite – che dubito fortemente abbia davvero letto – bollandolo come ridicolo. Ritengo che commenti di questo genere non siano all’altezza della statura di cui un Ministro degli esteri debba far prova in una situazione del genere”, ha detto Assange.
Il governo britannico e quello svedese hanno giudicato irrilevante la conclusione dell’Onu che non è vincolante dal profilo penale. Dal giugno 2012 il fondatore di Wikileaks ha trovato rifugio nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. È ricercato in base a un mandato di cattura emesso dalla Svezia per reati sessuali, accuse che Assange ha sempre respinto definendole di natura politica.