Intesa tra Paesi Balcani per procedure su documenti ai migranti

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A Skopje i capi della polizia di Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia ed Austria hanno raggiunto un accordo che permetterà di armonizzare i documenti

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A Skopje i capi della polizia di Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia ed Austria hanno raggiunto un accordo che permetterà di armonizzare i documenti da fornire ai migranti in transito verso il centro e Nord Europa.

Una procedura finora inesistente che permetterà d’adottare misure uniche nei Balcani e che arriva mentre molti Paesi dell’area Schenghen discutono invece l’aumento dei controlli alle frontiere se non la loro chiusura.

“Ciò di cui abbiamo bisogno è un’intesa su documenti standard da fornire ai migranti, siamo d’accordo su quel che debbano contenere di preciso. Documenti che deveno essere forniti dai Paesi di destinazione dei migranti” ha detto il Direttore della Pubblica Sicurezza dell’Ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia Goranco Savkovski facendo riferimento in particolare ad Austria e Germania.

Ieri intanto l’ex-Macedonia ha potuto ripristinare il regolare flusso migranti al confine con la Grecia, dove circa 7.000 persone sono rimaste bloccate per diversi giorni a causa della protesta dei tassisti che impediva il passaggio ai posti di frontiera. Skopje permette l’accesso dei migranti provenienti dalle zone di guerra. Nel 2015 sono transitate da qui circa 55.000 persone.

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