Sergiei Lavrov, capo della diplomazia russa, è negli Emirati Arabi Uniti, e questo mercoledì nel sultanato di Oman, per discutere della crisi siriana
Sergiei Lavrov, capo della diplomazia russa, è negli Emirati Arabi Uniti, e questo mercoledì nel sultanato di Oman, per discutere della crisi siriana e del mercato energetico internazionale. Obiettivo è quello di garantire un giusto livello dei prezzi.
Lavrov si è detto soddisfatto per l’avvio dei negoziati politici sulla Siria, definendo decisiva questa fase delle trattative che si sono aperte a Ginevra, ma ha anche aggiunto l’inaccettabilità dei tentativi di alcuni oppositori siriani di promuovere
condizioni preliminari per l’inizio.
“Ai negoziati partecipano anche alcune persone legate a Jaysh al-Islam e Ahrar
al-Sham, gruppi che Mosca considera estremisti, ma ne accetta la presenza solo a titolo personale. In nessun modo – ha precisato Lavrov – questo significa un qualche riconoscimento di Jaysh al-Islam e Ahrar al-Sham come partner nei negoziati”.
Nella città svizzera gli incontri si tengono alla presenza dell’inviato speciale dell’Onu Staffan de Mistura. E in queste stesse ore, in cui prendono avvio i lavori di Ginevra, il regime di Damasco ha autorizzato l’ingresso di aiuti umanitari a Madaya, città assediata dalle truppe siriane e a Kafraya e Fuaa, circondate dai ribelli nel nordovest del Paese, dove la popolazione è ridotta alla fame.