Quattro nuovi elementi sulla tavola periodica, 'prima volta' per l'Asia

Quattro nuovi elementi sulla tavola periodica, 'prima volta' per l'Asia
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Di Salvatore Falco
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Completata la settima riga dello schema ideato da Dmitrij Mendeleev

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‘Parlerà’ giapponese uno dei 4 nuovi elementi della tavola periodica. Il merito è dei ricercatori nipponici che hanno scoperto l’elemento 113 e che hanno ora il diritto di dargli un nome.

Una prima volta assoluta per gli scienziati asiatici grazie al lavoro dei ricercatori dell’istituto pubblico di ricerca scientifica Riken. Kosuke Morita, professore dell’Università di Kyushu, si è guadagnato il privilegio da parte delle organizzazioni scientifiche mondiali – l’Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC) e l’Unione Internazionale di fisica pura e applicata (IUPAP) – dopo aver dimostrato l’esistenza di questo nuovo elemento per tre volte tra il 2004 e il 2012.

I nuovi elementi sono 4: ununtrio, ununpentio, ununseptio e ununoctio. Completano la settima riga dello schema ideato da Dmitrij Mendeleev nel 1869. I loro nomi sono provvisori, perché toccherà ai loro scopritori ‘ribattezzarli’.

Saranno invece scienziati russi e statunitensi a dare il nome agli altri tre elementi: 115, 117 e 118. La tavola periodica riunisce gli elementi chimici classificati in base alla loro composizione e alle proprietà chimiche.

Il nome di questo nuovo elemento non è stato ancora deciso, ma il professor Morita farà la sua proposta nel corso del 2016. Non è esclusa la parola “japonium” che prende quota sui media giapponesi, dove imperversa l’orgoglio patriottico dopo questa scoperta.

I ricercatori possono scegliere il nome di un minerale, quello di un luogo, fare riferimento al nome di uno degli scopritori o rifarsi a personaggi storici e mitologici.

I quattro nuovi elementi sono sintetici e altamente instabili. Decadono molto rapidamente ed è difficile trovarli in natura. Per poterli studiare, i ricercatori devono ricrearli in laboratorio.

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