Germania: sospeso protocollo di Dublino, mercoledì Merkel a Heidenau

La Germania è il primo Paese a sospendere il protocollo di Dublino: i richiedenti asilo siriani non saranno rinviati nei Paesi di arrivo. Nel centro di Friedland i migranti sono 3000, mentre la sua capacità è di 700. Chiedono condizioni migliori.
“Non c‘è posto, neppure per dormire”, denuncia un rifugiato. “Ieri abbiamo dormito nella sala da pranzo. Alcuni hanno dormito fuori, altri ancora nel corridoio. Non c‘è posto, questo luogo è troppo affollato”.
A Friedland, Bassa Sassonia, il ministro dell’Interno Thomas de Maizière ha voluto constatare di persona la situazione e ha anche condannato gli attacchi xenofobi contro le strutture che ospitano i rifugiati.
Il sindaco Andreas Friedrich gli rivolge l’appello dei cittadini: “Gli abitanti di Friedland sanno cos‘è l’integrazione e la cultura dell’accoglienza. Ma le chiedono anche di non utilizzare oltre i limiti questa struttura, le chiedono di ampliare la capacità d’accoglienza. Le saremmo molto grati”.
Dalla cancelliera Merkel ai dirigenti locali, la politica tedesca si mobilita contro gli atti di xenofobia. Mercoledì Merkel si reca a Heidenau, dove nei giorni scorsi si sono verificati scontri tra polizia e neonazisti contrari a un centro d’accoglienza.
Martedì un altro incendio ha colpito una struttura che avrebbe dovuto ospitare 130 richiedenti asilo: una palestra, a Nauen, una trentina di chilometri da Berlino, distrutta nella notte. L’incendio è doloso secondo la polizia: in questa cittadina manifestanti di estrema destra hanno protestato in diverse occasioni quest’anno contro l’arrivo di rifugiati.