Regno Unito, oggi la parola agli elettori

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Di Euronews
Regno Unito, oggi la parola agli elettori

I giochi sono fatti: oggi gli elettori britannici (45 milioni circa) vanno alle urne per un’elezione legislativa dall’esito quanto mai incerto.

Nel Regno Unito é la Camera dei Comuni l’unico organismo del Parlamento i cui rappresentanti sono eletti dal popolo e l’unico che approva o ritira la fiducia al governo.

Il leader del partito che controlla la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni, 326 sui 650 seggi complessivi, è per prassi colui che assume l’incarico di Primo Ministro.

Il testa a testa tra i conservatori del Premier uscente David Cameron e i laburisti di Ed Miliband è confermato da tutti i sondaggi, con variazioni nell’ordine dell’1%.

Una scelta relativemente chiara è invece quella della stampa britannica che, nel giudicare come è stata condotta la campagna elettorale, si è schierata in massa dalla parte di Cameron, con le sole eccezioni del Guardian e del Daily Mirror, le testate progressiste per antonomasia.

Anche diversi analisti si sbilanciano, e sono pronti a scommettere sul Premier uscente. È il caso di Charlie Wolf, commentatore politico di origini americane, collaboratore del Mail Online, interpellato da euronews:

“La gente non è certo entusiasta nei confronti dei conservatori ora come ora. Ma credo che, quando ciascuno entrerà nella cabina di voto, si chiederà sono veramente pronto per Ed Miliband o ancora ho davvero fiducia che riesca a gestire l’economia?”.

Dietro a Tories e Labour, gomito a gomito al 33%, scalpitano gli idipendentisti dello Ukip di Nigel Farage che ha cavalcato una campagna elettorale nella quale l’immigrazione è stato uno dei temi caldi.

Un ruolo chiave l’avranno certamente i liberaldemocratici di Nick Clegg, già pronti alla delicata fase di trattativa per formare una coalizione, l’ipotesi più che probabile per il dopo voto.

Su un binario a parte procede, con grande fiducia per un risultato positivo, lo Scottish National Party (Snp) guidato da Nicola Sturgeon che in Scozia dovrebbe disarcionare i Labour.