Israele, per i palestinesi la vittoria di Netanyahu affossa il processo di pace

Israele, per i palestinesi la vittoria di Netanyahu affossa il processo di pace
Di Debora Gandini

Il giorno dopo la vittoria del Likud di Benjamin Netanyahu in Israele arrivano commenti duri e di grande preoccupazione da al Fatah, il movimento del

Il giorno dopo la vittoria del Likud di Benjamin Netanyahu in Israele arrivano commenti duri e di grande preoccupazione da al Fatah, il movimento del presidente palestinese Mahmoud Abbas “Sfuma la possibilità di ogni accordo di pace in Medio Oriente”. L’unica via del dialogo per l’ANP è un governo che voglia lavorare per uno stato palestinese con capitale a Gerusalemme Est.

“La posizione palestinese è molto chiara, fare appello a tutte le istituzioni internazionali, e alla Corte Penale Internazionale per denunciare Netanyahu per crimini di guerra. Dobbiamo intensificare la resistenza contro l’occupazione, e questo è un punto importante e fondamentale; infine bisogna rafforzare l’unità nazionale palestinese”, ha dichiarato a euronews Jamal Huwail di al Fatah.

Critiche arrivano anche dall’ex Ambasciatore turco in Israele che ha espresso forte preoccupazione per la riconferma di Netanyahu:“Questa vittoria non farà che danneggiare la posizione internazionale di Israele. Perché ci sono molti Paese che sostengono la necessità di creare due Stati, tra questi ci sono anche gli Stati Uniti. La posizione del riconfermato premier darà ancora una volta un’immagine negativa di Israele nel mondo e anche le relazioni con la Turchia non saranno facilissime”, ha sottolineato l’ex ambasciatore turco Oğuz Çelikkol.

Netanyahu nell’ultimo giorno di campagna elettorale aveva escluso, in caso di vittoria, la nascita di uno Stato palestinese. Intanto l’Unione europea, congratulandosi con il neopremier, ha auspicato una “leadership audace” per rilanciare il processo di pace.

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