I nuovi media come strumento pedagogico

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Di Euronews
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I media sociali sono uno strumento di cambiamento politico in alcuni Paesi, e anche un mezzo utile all’apprendimento. Mettono in relazione le persone di diversi Paesi del mondo abbattendo le barriere spazio-temporali. Quali vantaggi ne traggono le scuole? E’ il tema di questa puntata.

- Canada, un’aula “globale”

Alla scuola elementare Saint Angela di Saskatoon, una città di circa 200mila abitanti in Canada, gli studenti fanno un viaggio virtuale in Brasile.

Usando i social media comunicano infatti con gli allievi di altri Paesi. Fanno i compiti, si fanno domande via email o facebook, preparano reportage. La maggior parte di loro usa i mezzi di comunicazione al di fuori della scuola, per giocare o per stare in contatto con gli amici. A scuola scoprono che è anche un mezzo per imparare.

- John Davit: l’essere umano resta centrale

I media sociali possono avvicinare i professori, ma anche dividerli. Infatti non esiste un parere unanime sull’uso di questi strumenti a scuola. Per saperne di più abbiamo parlato con John Davit, esperto in tecnologie informatiche.

“Bisogna essere certi che la fonte finale di apprendimento non sia uno strumento”, avverte, “ma un altro essere umano, preferibilmente seduto accanto a te nel momento in cui tu non capisca qualcosa”. “Credo che alcune cose legate a Facebook siano semplicemente preoccupanti – aggiunge Davit- ad esempio il fatto che si possano caricare delle immagini sul sito e che poi diventino proprietà della società. Credo che occorra essere un pò più attenti nel nostro uso dei media sociali”.

- Germania: attenzione alla privacy

La scuola Rudolf Steiner di Düsseldorf è attiva su internet, con il suo sito web, le sue pagine Facebook e Twitter e un account You Tube. Gli studenti usano i social network, girano videoclip e li pubblicano sul loro sito web sotto la supervisione degli insegnanti. Studenti e professori si interrogano sul rapporto tra media e privacy.

Alcuni insegnanti inoltre temono che gli alunni si isolino e la comunicazione necessaria all’apprendimento venga intaccata.

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