Nella puntata di questa settimana Learning World si occupa di tecnologia e di come i sistemi educativi possono essere ripensati grazie a internet.
Hole in the Wall
I bambini possono imparare a usare il computer in fretta e senza alcuna preparazione. E’ il principio di Hole in the wall, un’iniziativa avviata undici anni fa a Nuova Delhi.
I computer vengono installati per strada e attirano l’attenzione dei bambini che per gioco cominciano a prendere confidenza con questi strumenti.
Dall’avvio del progetto a Nuova Delhi oltre 300mila bambini hanno imparato a usare il computer divertendosi.
Oggi ci sono 500 postazioni in India, Africa, Cambogia e Bhutan.
Il creatore di Hole in the Wall
Il professor Sugata Mitra è l’ideatore dell’esperimento. Lo abbiamo incontrato all’università di Newcastle nel Regno Unito.
“Quello che volevo tentare di scoprire era cosa avrebbe fatto un bambino di fronte a un computer senza averlo mai visto prima”, dice.
“Il primo giorno quando installi un computer attiri un’enorme folla di bambini, spingono, sgomitano lottano, e così via, e non avviene niente di produttivo”, aggiunge Mitra. “I bambini di 8, 9 anni sono degli hacker nati. Schiacciano tutto e attraverso tentativi, errori e discussioni cominciano a fare progressi. In tre settimane 300 bambini avranno conoscenze di informatica grazie a un solo computer”.
Il programma Microsoft per le scuole innovative
La scuola Viktor Rydberg di Stoccolma è uno dei centri selezionati per partecipare a un programma per preparare gli studenti a lavorare in un mondo sempre più connesso a livello globale.
Il computer qui è basilare. Nell’esperimento, lanciato da Microsoft, ci sono dodici scuole tutor che fanno da guida ad altre 30 scuole. Il social network eTwinning ad esempio è usato per lo scambio di informazioni tra scuole.
Il sistema svedese di basa sulla preparazione personalizzata, gli studenti della stessa classe possono scegliere i temi che desiderano.
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