Una serie di post virali sostiene che Carlos Alcaraz abbia donato dei soldi e dedicato una serie di tributi a Charlie Kirk e alla sua famiglia. Tuttavia, non esiste alcuna fonte che provi tali affermazioni
Secondo alcuni post circolati sostengono falsamente che il tennista spagnolo Carlos Alcaraz, attuale numero uno del ranking, abbia reso un tributo statunitense Charlie Kirk, l'attivista politico statunitense ucciso il mese scorso in un campus dello Utah.
Secondo tali affermazioni, Alcaraz avrebbe dedicato un posto vuoto permanente all'Arthur Ashe Stadium, dove si giocano le partite più importanti degli US Open di tennis, e avrebbe commemorato Kirk con una targa d'oro e un discorso, prima di donare migliaia di dollari alla sua famiglia.
Kirk era un attivista politico conservatore, noto soprattutto per essere il fondatore di Turning Point USA e per la conduzione di un talk show radiofonico diffuso a livello nazionale. È stato ucciso con un colpo di pistola il 14 settembre 2025 alla Utah Valley University. Le autorità hanno arrestato un sospetto, Tyler Robinson, che è stato portato nel carcere della contea di Utah e sta affrontando accuse formali, tra cui omicidio aggravato e intralcio alla giustizia.
Kirk si era costruito un profilo molto importante nella politica americana e la notizia della sua morte ha fatto il giro dei media internazionali, scatenando anche in Italia un profondo acceso politico.
Ciononostante, il presunto tributo di Alcaraz non ha mai avuto luogo, poiché sarebbe stato impossibile senza il coinvolgimento diretto della United States Tennis Association (Usta).
L'Usta controlla interamente l'Arthur Ashe Stadium e ogni posto è riservato e venduto agli spettatori durante gli US Open.
L'associazione non gestisce alcuna iniziativa che consenta ai giocatori o ai privati di dedicare permanentemente dei posti a sedere. L'iniziativa più simile è il Brick and Paver Programme, che consente di acquistare mattoni o pavimentazioni personalizzate e incise.
Inoltre, non c'è alcuna fonte ufficiale a sostegno di queste affermazioni: se fosse stata approvata la dedica permanente di un posto con una targa, l'evento sarebbe stato annunciato da comunicati stampa, inserito nel sito ufficiale degli US Open e ampiamente riportato dai principali organi di informazione.
È stato così quando lo stadio stesso è stato intitolato ad Arthur Ashe e l'intero centro tennistico a Billie Jean King. Nel caso di Alcaraz, la storia è apparsa solo su fonti marginali.
Anche le affermazioni sul discorso di Alcaraz sono false. Secondo i post, avrebbe detto: "Il tennis non riguarda solo i trofei o le classifiche. Si tratta di persone che credono in te, che ti sostengono quando nessun altro vede il lavoro dietro le quinte. Charlie era una di quelle persone per me e per questo sport. Questo posto vuoto assicura che il suo spirito rimanga sempre in campo con noi".
Tuttavia, la stella del tennis spagnolo non ha mai fatto commenti del genere. Ogni conferenza stampa degli US Open è programmata, registrata e distribuita ai media, e in nessuna delle apparizioni Alcaraz ha menzionato Kirk.
Se avesse rilasciato una dichiarazione così significativa, sarebbe stata immediatamente riportata dai media sportivi di tutto il mondo. Al contrario, è apparsa solo negli stessi post sfatati che hanno diffuso anche la falsa affermazione della dedica del posto.
Altri post sui social media sostenevano che Alcaraz avesse donato 260mila dollari alla famiglia di Charlie Kirk, presumibilmente suddivisi in 90mila dollari per murales e monumenti floreali e 170mila dollari per sostenere le figlie di Kirk.
Anche questi dati sono falsi, poiché nessun organo di informazione credibile, nessuna fonte ufficiale degli US Open o rappresentante di Alcaraz ha mai confermato un tale contributo, e i fact-checker hanno identificato questa affermazione come parte della stessa narrazione dietro la storia della dedica del posto e delle parole in ricordo di Kirk.
Una donazione di tale entità da parte della tennista più quotata al mondo sarebbe stata ampiamente riportata dai media di tutto il mondo, ma non vi è alcuna traccia di tale donazione al di fuori dei post virali che sono stati sfatati.