Londra, Parigi e Berlino non calano. Ma cos'è che le rende così speciali?
Londra, Parigi, Berlino, Copenaghen e Oslo sono le cinque città europee nella top 10 delle città più dinamiche e vivibili del mondo, secondo l'indice IESE Cities in Motion (CIMI).
La classifica CIMI 2025 ha valutato 183 città in 92 Paesi sulla base di nove criteri chiave: capitale umano, coesione sociale, economia, governance, ambiente, mobilità e trasporti, pianificazione urbana, profilo internazionale e tecnologia.
Per il terzo anno consecutivo, Londra continua a primeggiare a livello regionale e globale nella classifica, distinguendosi in aree quali il capitale umano, la governance, la pianificazione urbana e il profilo internazionale.
La capitale del Regno Unito si distingue per le sue università di fama internazionale e per la ricca gamma di istituzioni culturali, la stabilità istituzionale, i sistemi di trasporto pubblico di alta qualità e il forte impegno per la mobilità sostenibile, comprese le biciclette condivise e gli e-scooter.
Tuttavia, deve affrontare sfide in termini di coesione sociale e ambiente.
Edimburgo e Glasgow superano Londra nell'impegno per l'inclusione culturale e sociale.
Nel frattempo, Parigi mantiene il secondo posto in Europa occidentale e il terzo nella classifica globale, ottenendo i migliori risultati in termini di influenza internazionale, forte capitale umano e pianificazione urbana efficace.
Tuttavia, aree come la sostenibilità ambientale e la coesione sociale offrono opportunità di miglioramento.
Berlino mantiene le posizioni della precedente edizione: terza in Europa occidentale e quinta a livello globale.
La capitale tedesca è riconosciuta per la sua governance e la sua tecnologia, ma ha un significativo margine di miglioramento nelle sue prestazioni economiche.
Emerge come le città europee ottengono buoni risultati in questo indice ad ogni edizione.
"Non c'è una sola ragione dietro il successo dell'Europa, ma ci sono degli schemi", affermano Pascual Berrone, capo del dipartimento di gestione strategica della IESE Business School, e Joan Enric Ricart, professore di gestione strategica alla IESE Business School.
"Hanno sistemi politici generalmente stabili e una pianificazione urbana ragionevole, oltre a opzioni di trasporto pubblico e privato avanzate".