I parenti degli ostaggi ancora detenuti a Gaza hanno protestato a Tel Aviv, esortando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a fare pressione sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu perché mantenga come priorità il rilascio dei loro cari.
Naama Weinberg, il cui cugino Itay Svirsky è morto dopo 99 giorni di prigionia, ha definito Netanyahu "responsabile della morte e dell'omicidio" di 37 ostaggi e ha chiesto a Trump di non collaborare con lui.
Trump, dopo aver incontrato ex ostaggi, ha lanciato un "ultimo avvertimento" a Hamas affinché rilasci tutti i prigionieri.
Nel frattempo, Israele ha interrotto l'arrivo degli aiuti a Gaza, cercando di fare pressione su Hamas per estendere la prima fase del cessate il fuoco. La decisione aggrava la crisi umanitaria senza precedenti già in atto nella Striscia.