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Vacanze a rischio: scioperi negli aeroporti italiani il 26 luglio, caos in vista per migliaia di passeggeri

Passeggeri in fila ai banchi del check-in in un aeroporto.
Passeggeri in fila ai banchi del check-in in un aeroporto. Diritti d'autore  Canva
Diritti d'autore Canva
Di Indrabati Lahiri
Pubblicato il
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Sabato l'Italia sarà colpita da scioperi aeroportuali diffusi, che interesseranno diverse compagnie aeree come Ryanair, EasyJet, Volotea e Wizz Air

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Weekend rovente per chi ha in programma di viaggiare in aereo. Sabato 26 luglio, dalle 13.00 alle 17.00, il personale degli aeroporti italiani incrocerà le braccia per uno sciopero nazionale che potrebbe provocare ritardi e cancellazioni in decine di scali.

All’origine della protesta, indetta da diverse sigle sindacali, ci sono richieste di migliori condizioni lavorative, maggiore sicurezza, conciliazione vita-lavoro e il rinnovo dei contratti collettivi nazionali.

Quali aeroporti e compagnie sono coinvolti?

I disagi interesseranno i principali aeroporti del Paese: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia, Napoli e Firenze. A Linate sciopereranno anche gli addetti ai gate e al check-in di Swissport.

Coinvolte compagnie di primo piano come EasyJet, Ryanair, ITA Airways, Volotea, Wizz Air, TUI e British Airways, con possibili ripercussioni sulle principali rotte nazionali ed europee.

Il caos non si ferma all’Italia: anche i piloti e l’equipaggio di Volotea in Spagna sciopereranno lo stesso giorno, rischiando di amplificare i disagi su scala continentale. La compagnia serve oltre 100 destinazioni in Europa.

Cosa possono fare i passeggeri?

Controllare costantemente lo stato del volo sul sito della propria compagnia aerea e dell’aeroporto di partenza è il primo passo. È utile consultare anche il sito del Ministero dei Trasporti italiano e l’Enac, che pubblica un elenco aggiornato dei voli garantiti.

Secondo la legge italiana, alcuni voli sono protetti durante gli scioperi, in particolare quelli tra le 7.00 e le 10.00 e tra le 18.00 e le 21.00, oltre a quelli da e per isole come Sardegna, Sicilia e Lampedusa.

Chi non può evitare di viaggiare sabato, dovrebbe recarsi in aeroporto con largo anticipo e cercare di evitare le ore di punta.

Risarcimenti possibili

Se lo sciopero coinvolge il personale dipendente direttamente dalla compagnia aerea, come nel caso del personale Volotea, i passeggeri potrebbero avere diritto a un risarcimento. Lo prevede il Regolamento Ue 261/2004, che tutela i viaggiatori in caso di cancellazioni o ritardi con breve preavviso.

"Nel caso di Volotea, i passeggeri possono ricevere fino a 520 euro, a seconda della distanza del volo", spiega Darina Kovacheva, responsabile legale di SkyRefund.

Il fine settimana si preannuncia complicato per chi vola. Le prossime ore saranno decisive per valutare l'entità dei disagi, ma preparazione e informazione restano le migliori armi per limitare i disservizi. Chi parte il 26 luglio è avvisato: volare potrebbe diventare un percorso a ostacoli.

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