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I Paesi europei che consentono il suicidio assistito e l'eutanasia: ecco quali sono

Una piccola manifestazione davanti al Parlamento da parte di persone che sostengono la morte assistita, ottobre 2024.
Una piccola manifestazione davanti al Parlamento da parte di persone che sostengono la morte assistita, ottobre 2024. Diritti d'autore  AP Photo/Alberto Pezzali
Diritti d'autore AP Photo/Alberto Pezzali
Di Lauren Chadwick
Pubblicato il
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Sono solo alcuni i Paesi europei che consentono una qualche forma di morte assistita. Ecco un'analisi della loro situazione mentre il Regno Unito sta valutando una nuova legislazione

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Venerdì i deputati britannici hanno votato, in una prima battuta, per procedere con la nuova legislazione sulla morte assistita, che consentirà agli adulti malati terminali di chiedere aiuto per porre fine alla loro vita in Inghilterra e Galles.

Il disegno di legge prevede numerose garanzie, come la necessità che la persona abbia la capacità di prendere tale decisione, due dichiarazioni formali della sua intenzione di farlo, due valutazioni di idoneità da parte di due medici entro una settimana l'una dall'altra e l'approvazione di un giudice dell'Alta Corte.

Gli adulti che si prevede moriranno entro sei mesi potrebbero essere idonei e ricevere una sostanza approvata che potrebbero autosomministrarsi per morire. Il progetto di legge ha avviato un dibattito nel Paese sulle garanzie necessarie per evitare che le persone siano vittime di coercizione e sulla libertà di scegliere come morire.

In Europa, sono pochi i Paesi che consentono la morte assistita e molti di questi hanno modificato la loro legislazione solo di recente.

Cosa sono l'eutanasia e il suicidio assistito

Secondo il National Health Service (Nhs) del Regno Unito, l'eutanasia è l'atto di porre deliberatamente fine a una vita per alleviare le sofferenze, mentre il suicidio assistito consiste nell'aiutare qualcuno a porre deliberatamente fine alla propria vita. Entrambi sono illegali nella maggior parte dei Paesi, compreso il Regno Unito.

Nei Paesi Bassi, l'eutanasia è definita come quando un "medico somministra al paziente una dose fatale di un farmaco adatto", mentre il suicidio assistito è quando il paziente si autosomministra il farmaco.

L'eutanasia viene talvolta distinta in "attiva" e "passiva", con quest'ultima definita come il rifiuto di fornire supporto vitale a un paziente o l'interruzione del supporto vitale. Ad esempio, un caso giudiziario del 1983 in California ha stabilito che i medici che negano il supporto vitale a un paziente con il consenso della famiglia non possono essere accusati di omicidio.

Il governo olandese specifica che la "sedazione palliativa" non è una forma di eutanasia. Il paziente viene invece "reso incosciente con farmaci che riducono il dolore e alla fine muore per cause naturali".

La nuova legislazione britannica definirebbe la morte assistita come il caso in cui una persona malata terminale, che desidera chiaramente e con cognizione di causa porre fine alla propria vita senza essere costretta a farlo, richieda assistenza per porre fine alla propria vita.

Dove è stata depenalizzata per la prima volta l'eutanasia in Europa

Il primo Paese al mondo a depenalizzare l'eutanasia è stato l'Olanda nel 2002, con la legge sulla cessazione della vita su richiesta e sul suicidio assistito (procedure di revisione).

La legge prevede sei criteri per il suicidio assistito: che la richiesta del paziente sia volontaria; che le sue sofferenze siano insopportabili e non migliorino; che il paziente sia informato della sua prognosi; che il medico e il paziente abbiano stabilito che non esiste una "ragionevole alternativa"; che sia stato consultato un altro medico; che il medico abbia "esercitato la dovuta cura e attenzione medica" nel porre fine alla vita del paziente.

Il governo precisa che i medici non sono tenuti a praticare l'eutanasia e che i pazienti non ne hanno il diritto. Secondo il governo olandese, i minori possono richiedere l'eutanasia a partire dall'età di 12 anni, con il consenso di un genitore o di un tutore fino ai 16 anni.

In Svizzera, invece, il suicidio assistito è punibile solo se la persona che aiuta qualcuno a morire agisce per motivi personali. Questo è il caso da quando il codice penale è entrato in vigore nel 1942.

Quali Paesi dell'Ue hanno depenalizzato l'eutanasia o la morte assistita

Altri Paesi europei che consentono la morte assistita sono Belgio, Lussemburgo, Germania, Spagna, Austria e Portogallo.

Il Belgio ha depenalizzato l'eutanasia dopo i Paesi Bassi nel 2002, sempre a condizioni specifiche. Il paziente deve essere in grado di esprimere la propria volontà, non avere prospettive di miglioramento e riferire sofferenze insopportabili. La richiesta deve essere volontaria, ponderata, ripetuta e fatta senza pressioni esterne. Nel 2014 è stata estesa anche ai minori.

Il Lussemburgo ha depenalizzato l'eutanasia o il suicidio assistito nel 2009, mentre la Spagna ha approvato una legge che consente entrambi nel 2021 per le persone con sofferenze insopportabili.

Il parlamento portoghese ha approvato una legge che consente l'eutanasia nel 2023 dopo un lungo dibattito e dopo il veto del presidente del Paese.

Nel 2020 la Corte costituzionale federale tedesca ha dichiarato incostituzionale una legge che criminalizzava i servizi di suicidio assistito, affermando che i legislatori dovevano "garantire uno spazio sufficiente affinché l'individuo possa esercitare il proprio diritto a una morte autodeterminata e perseguire e portare a termine la decisione di porre fine alla propria vita alle proprie condizioni".

La legge austriaca è stata modificata nel 2022 a seguito di una sentenza del tribunale che ha stabilito che il divieto di suicidio assistito viola il diritto all'autodeterminazione. Altri Paesi europei hanno avuto recenti dibattiti sulla morte assistita, tra cui la Francia, che continuerà a discutere la legislazione sulla morte assistita che include un maggiore supporto di cure palliative nel gennaio 2025.

Anche in Irlanda una commissione speciale ha raccomandato al governo di "introdurre una legislazione che consenta la morte assistita". I membri del parlamento irlandese hanno votato per prendere nota del rapporto nell'ottobre 2024, ma non hanno ancora introdotto una nuova legislazione.

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