Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Ondate di calore letali e inondazioni lampo: come il meteo estremo in Europa ha segnato il 2025

Incendio boschivo ad Atene: le fiamme bruciano un terreno nel sobborgo nordoccidentale di Kryoneri, in Grecia, sabato 26 luglio 2025.
Incendio boschivo a Kryoneri, sobborgo nordoccidentale di Atene, in Grecia: le fiamme bruciano il terreno, sabato 26 luglio 2025. Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
Diritti d'autore Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
Di Liam Gilliver
Pubblicato il
Condividi Commenti
Condividi Close Button

Fenomeni meteorologici estremi in Europa: migliaia di morti, economia scossa e settori a rischio. Sarà la cupa eredità del 2025?

Persone aggrappate alle cime degli alberi per restare in vita, migliaia di case che crollano e strade che si trasformano rapidamente in fiumi di fango.

Queste immagini inquietanti non sono una previsione distopica di ciò che ci attende: sono la realtà degli eventi meteorologici estremi che hanno stretto il mondo in una morsa mortale.

In Europa, inondazioni lampo, ondate di calore mortali, siccità e incendi senza precedenti hanno segnato il 2025, un'eredità da cui il continente sta ancora cercando di riprendersi.

Ma gli esperti avvertono che questi eventi diventeranno probabilmente la “nuova normalità”, a meno che non si intervenga in modo drastico per ridurre le emissioni climalteranti rilasciate in atmosfera.

Il cambiamento climatico è responsabile degli eventi meteorologici estremi?

Pur evitando di attribuire responsabilità a singoli episodi di meteo estremo, la comunità scientifica concorda sul fatto che il cambiamento climatico ne alimenti frequenza e intensità.

Per ogni aumento di 1 °C della temperatura dell’aria, l’atmosfera può trattenere circa il 7 per cento di umidità in più, con piogge più intense e abbondanti.

«Il cambiamento climatico causato dall’uomo fa sì che il meteo estivo avvenga su uno sfondo climatico più caldo», spiega il National Centre for Atmospheric Science.

«Con ogni grado di riscaldamento del clima terrestre, frequenza e intensità delle ondate di calore sono destinate a peggiorare».

Gli eventi meteorologici estremi in Europa nel 2025

Il 2025 è iniziato con tempo burrascoso, mentre venti violenti hanno spazzato parti della Francia. Le aree settentrionali, come a Charleville-Mézières, a Châlons-en-Champagne e a Bar-le-Duc, sono state colpite più duramente, con raffiche frequenti fino a 110 km/h.

In primavera, il meteo estremo ha colpito altri Paesi europei. Decine di persone sono state evacuate nella Spagna centrale e settentrionale a causa della tempesta Martinho, mentre le peggiori inondazioni degli ultimi trent’anni hanno paralizzato la storica miniera di sale di Praid in Romania. Centinaia di persone sono rimaste senza casa, con abitazioni danneggiate da giorni di piogge torrenziali e venti forti.

Ma è in estate che la situazione è davvero esplosa. Il caldo estremo ha battuto record di temperatura in tutto il continente, anche molto a nord, nel solitamente freddo Circolo Polare Artico, dove un caldo «davvero senza precedenti» ha superato i 30 °C in 13 giorni di luglio.

La Finlandia ha sopportato tre settimane consecutive con 30 °C, faticando a gestire condizioni roventi.

Una pista di pattinaggio nel nord del Paese ha aperto a chi cercava rifugio dal caldo, mentre gli ospedali locali sono stati presi d’assalto. L’ondata di calore ha sollevato timori anche per il benessere delle renne, a rischio di surriscaldamento.

Più a sud, gli europei hanno sofferto temperature oltre i 40 °C, spingendo decine di Paesi verso la siccità. Il caldo intenso si è trasformato presto in un’emergenza continentale, con diversi Paesi che hanno emanato allerte sanitarie e per gli incendi.

Un manifestante porta il ritratto di Montse Aguilar, addetta alle pulizie stradali morta durante un'ondata di calore, con un messaggio in spagnolo che recita, "Giustizia per Montse".
Un manifestante porta il ritratto di Montse Aguilar, addetta alle pulizie stradali morta durante un'ondata di calore, con un messaggio in spagnolo che recita, "Giustizia per Montse". Joan Mateu Parra

Il ministero della Salute di Madrid ha invitato a evitare il sole quando possibile e a prestare particolare attenzione ad anziani e donne incinte, mentre le autorità francesi hanno disposto l’accesso gratuito alle piscine pubbliche per aiutare i residenti a rinfrescarsi.

In Italia sono entrati in vigore i divieti di lavoro all’aperto nelle ore più calde della giornata. In Grecia, invece, le principali attrazioni turistiche sono state chiuse temporaneamente.

Ma le morti per caldo estremo si sono comunque verificate e, alla fine, sono finite in prima pagina. Montse Aguilar, 51 anni, addetta alle pulizie stradali a Barcellona, è crollata in strada dopo aver sopportato 35 °C estenuanti mentre la città era in stato di massima allerta.

La sua morte ha scatenato proteste locali, con centinaia di colleghi addetti alla pulizia delle strade e cittadini preoccupati che hanno marciato nel centro di Barcellona con striscioni che recitavano: «Il caldo estremo è anche violenza sul lavoro».

Quante persone sono morte a causa del caldo estremo?

I ricercatori dell’Imperial College London e della London School of Hygiene & Tropical Medicine hanno analizzato 854 città europee e hanno rilevato che il cambiamento climatico è responsabile del 68 per cento delle 24.400 morti per caldo stimate quest’estate, avendo innalzato le temperature fino a 3,6 °C.

I Paesi più colpiti da una singola ondata di calore sono stati Romania, Bulgaria, Grecia e Cipro, dove tra il 21 e il 27 luglio si sono registrate circa 950 morti per caldo con temperature fino a 6 °C sopra la media. Sono circa 11 decessi al giorno per milione di abitanti.

Le capitali europee con più decessi pro capite sono state Roma, Atene e Bucarest. Gli autori dello studio spiegano che ciò rispecchia l’esposizione ad alcuni dei caldi più estremi in Europa, ma sottolineano che contano anche altri fattori, tra cui preparazione, demografia e inquinamento dell’aria.

Nelle 854 città analizzate, il cambiamento climatico è stato alla base di 4.597 morti per caldo stimate in Italia, il totale più alto in assoluto. Ha causato anche 2.841 decessi in Spagna, 1.477 in Germania, 1.444 in Francia, 1.147 nel Regno Unito, 1.064 in Romania, 808 in Grecia, 552 in Bulgaria e 268 in Croazia.

I residenti lottano contro un incendio che avanza verso il villaggio di Rebordondo, vicino a Ourense, nella Spagna nordoccidentale, 18 agosto 2025.
I residenti lottano contro un incendio che avanza verso il villaggio di Rebordondo, vicino a Ourense, nella Spagna nordoccidentale, 18 agosto 2025. Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved.

Un’analisi di World Weather Attribution (WWA) ha rilevato inoltre che il cambiamento climatico ha reso le condizioni meteorologiche che hanno alimentato gli incendiin Portogallo e Spagna circa 40 volte più probabili.

Oltre 380.000 ettari di territorio sono bruciati in Spagna dall’inizio del 2025, quasi cinque volte la media annuale. In Portogallo sono andati perduti più di 260.000 ettari. È vicino al 3 per cento della superficie del Paese ed è tre volte l’area media bruciata dagli incendi in un anno.

Almeno otto persone sono morte nelle fiamme, mentre decine di migliaia sono state costrette a evacuare.

Come il meteo estremo incide sull’economia europea

Gli esperti avvertono che il meteo estremo di quest’estate ha provocato perdite economiche a breve termine di almeno 43 miliardi di euro, con costi totali destinati a raggiungere 126 miliardi entro il 2029.

Uno studio pubblicato a settembre, guidato dalla dott.ssa Sehrish Usman dell’Università di Mannheim in collaborazione con economisti della Banca Centrale Europea (BCE), ha rilevato che ondate di calore, siccità e inondazioni hanno interessato un quarto di tutte le regioni dell’UE nell’estate 2025.

Le perdite immediate ammontano allo 0,26 per cento della produzione economica dell’UE nel 2024, ma gli autori dello studio sottolineano che si tratta di stime probabilmente conservative perché non includono gli impatti composti quando gli eventi estremi si verificano simultaneamente, come ondate di calore e siccità.

Non comprendono nemmeno i costi di pericoli come gli incendi, che quest’anno hanno battuto record in tutta Europa, o i danni da grandine e dal vento durante le tempeste.

Quali Paesi hanno subito il maggior impatto economico?

L’Italia ha registrato uno dei peggiori tracolli economici, con perdite previste di 11,9 miliardi di euro nel 2025, in aumento a 34,2 miliardi entro il 2029. La Francia segue con oltre 10 miliardi di danni immediati e 33,9 miliardi prima della fine del decennio.

La Spagna è tra i Paesi più colpiti, dove i ricercatori hanno individuato tutti e tre i tipi di eventi meteorologici estremi. Le perdite totali stimate sono state di 12,2 miliardi di euro nel 2025 e 34,8 miliardi entro il 2029.

Il meteo estremo peggiorerà nel 2026?

Mentre l’Europa fatica a riprendersi da questi eventi estremi, gli scienziati prevedono che il 2026 sarà tra gli anni più caldi dal 1850.

La Met Office del Regno Unito ha pubblicato l’ultima previsione sulla temperatura media globale, avvertendo che il 2026 sarà probabilmente il quarto anno in cui la media globale salirà di 1,4 °C rispetto al livello preindustriale.

«È probabile che gli ultimi tre anni abbiano tutti superato 1,4 °C e ci aspettiamo che il 2026 sia il quarto anno consecutivo a farlo», afferma il professor Adam Scaife, che ha guidato il team della previsione globale.

«Prima di questo balzo, la temperatura globale non aveva superato 1,3 °C».

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

A Sarajevo, picco di smog: chiesto alle scuole di tenere i bambini al chiuso, voli cancellati

Spagna vara rete nazionale di rifugi climatici: ondate di caldo ormai nuova normalità

Il dietrofront UE sul bando auto 2035 mette a rischio gli obiettivi climatici europei?