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Pornografia online, il Regno Unito impone la verifica dell’età: scatta la nuova legge sul web sicuro

La verifica dell'età è in arrivo nel Regno Unito
La verifica dell'età è in arrivo nel Regno Unito Diritti d'autore  Canva
Diritti d'autore Canva
Di Pascale Davies
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Dal 26 luglio entra in vigore nel Regno Unito una delle leggi più severe al mondo sull’accesso ai siti porno: obbligatoria la verifica dell’età con documenti, video selfie o dati bancari

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A partire da venerdì 26 luglio, gli adulti del Regno Unito che vorranno accedere a contenuti pornografici online dovranno dimostrare di avere più di 18 anni tramite sistemi di verifica dell’identità. Una novità che rende il Paese uno dei più rigidi al mondo nella regolamentazione dell’accesso a contenuti per adulti.

La nuova misura rientra nel Online Safety Act, approvato nel 2023, con l’obiettivo di rendere Internet più sicuro, soprattutto per i minori. Il provvedimento riguarda non solo i siti porno come Pornhub e YouPorn, ma anche piattaforme social, forum come Reddit e app di incontri come Grindr.

Dalle caselle “ho più di 18 anni” a documenti e video selfie

Fino ad oggi, bastava cliccare una semplice casella per accedere ai siti per adulti. Ora, questo non sarà più sufficiente. Le nuove regole prevedono metodi di verifica come:

  • Caricamento di un documento d’identità

  • Video selfie per la stima dell’età tramite intelligenza artificiale

  • Controlli bancari o della carta di credito

  • Servizi online di identità certificata

La Ofcom, l’ente regolatore britannico delle comunicazioni, ha confermato che le caselle di spunta non saranno più accettate. Alle piattaforme viene lasciata libertà nella scelta dello strumento di verifica, ma la non conformità potrà costare fino a 18 milioni di sterline o il 10% del fatturato globale.

Dati personali al sicuro?

Secondo Meta e altre piattaforme che già utilizzano sistemi di verifica dell’età, i dati degli utenti saranno protetti e non salvati a lungo termine. Tuttavia, la fiducia degli utenti resta cruciale, e molti saranno chiamati a leggere con attenzione termini e condizioni sulla privacy.

Restano incognite sulle scappatoie possibili, prima tra tutte l’uso di Vpn per simulare la connessione da un altro Paese. Le regole, infatti, si applicano solo ai residenti nel Regno Unito, e non è ancora chiaro come i siti bloccheranno questi tentativi di aggirare le verifiche.

Con questa stretta, il Regno Unito potrebbe diventare un esempio per altri Paesi che intendono rafforzare i controlli sull’accesso ai contenuti online. Ma il dibattito tra protezione dei minori e diritti alla privacy è destinato a intensificarsi.

Per ora, chi naviga dal Regno Unito è avvisato: da venerdì, per accedere ai contenuti per adulti servirà ben più di un clic.

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