WhatsApp sta per iniziare a mostrare annunci pubblicitari sulla popolare app di chat dopo aver fornito per anni servizi gratuiti senza alcun vincolo. Già l'anno scorso la Commissione europea aveva criticato la decisione ritenendola non conforme al Digital markets act
WhatsApp ha dichiarato che gli utenti inizieranno a vedere pubblicità in alcune parti dell'applicazione, in quanto il proprietario Meta Platforms intende coltivare un nuovo flusso di entrate sfruttando i miliardi di persone che utilizzano il servizio di messaggistica.
Gli annunci pubblicitari saranno visualizzati solo nella scheda Aggiornamenti dell'app, utilizzata ogni giorno da 1,5 miliardi di persone. Gli sviluppatori hanno dichiarato che le inserzioni non appariranno nelle chat personali.
WhatsApp non utilizzerà messaggi privati per personalizzare la pubblicità
"L'esperienza di messaggistica personale su WhatsApp non cambia e i messaggi, le chiamate e gli stati personali sono crittografati end-to-end e non possono essere utilizzati per mostrare annunci", ha dichiarato WhatsApp in un post sul blog lunedì.
Si tratta di un grande cambiamento per l'azienda, i cui fondatori Jan Koum e Brian Acton avevano giurato di mantenere la piattaforma priva di pubblicità quando l'avevano creata nel 2009.
Facebook ha acquistato WhatsApp nel 2014 e i due hanno lasciato l'azienda qualche anno dopo. La società madre Meta Platforms Inc. sta cercando da tempo di generare entrate da WhatsApp.
WhatsApp ha dichiarato che gli annunci saranno mirati agli utenti in base a informazioni come l'età, il Paese o la città in cui si trovano, la lingua che utilizzano, i canali che seguono nell'app e il modo in cui interagiscono con gli annunci che vedono.
WhatsApp ha dichiarato che non utilizzerà i messaggi personali, le chiamate e i gruppi di cui un utente fa parte per indirizzare gli annunci all'utente stesso.
Commissione europea: mossa di WhatsApp non conforme al Digital markets act
La Commissione europea ha segnalato l'anno scorso che la mossa non è conforme al Digital markets act (Dma) e al General Data Protection Regulation (Gdpr).
Il Centro europeo per i diritti digitali (noyb), guidato dall'attivista per la privacy Max Schrems, ha affermato che l'approccio "Pay or Okay" di Meta costringe effettivamente gli utenti a scegliere tra privacy e convenienza.
"Meta sta facendo esattamente l'opposto di quanto richiesto dalla legge europea", ha dichiarato Schrems in un comunicato.
"I dati delle sue varie piattaforme vengono collegati e gli utenti vengono tracciati per la pubblicità senza alcuna scelta reale. Senza un consenso libero, collegare i dati e mostrare pubblicità personalizzata è chiaramente illegale", ha aggiunto l'attivista del Noyb.
Il Noyb ha inoltre dichiarato che esaminerà le azioni di Meta e "avvierà procedure contro la società "se necessario". I dettagli dipendono dall'attuazione pratica di Meta e quindi non possono ancora essere valutati in modo definitivo.
Probabile esodo degli utenti da WhatsApp con gli annunci pubblicitari in arrivo
Schrems ha detto di aspettarsi un esodo da WhatsApp verso l'app di messaggistica Signal. "Signal funziona altrettanto bene di WhatsApp, ma è senza scopo di lucro e finanziata da donazioni", ha dichiarato l'attivista.
Lunedì WhatsApp ha presentato tre funzioni pubblicitarie per cercare di monetizzare la base di utenti dell'app. I canali potranno anche addebitare agli utenti un costo mensile per l'abbonamento, in modo da ottenere aggiornamenti esclusivi.
I proprietari di aziende potranno anche pagare per promuovere la visibilità del loro canale a nuovi utenti.
La maggior parte delle entrate di Meta proviene dagli annunci pubblicitari. Nel 2025, il fatturato dell'azienda di Menlo Park, California, è stato di 164,5 miliardi di dollari (142 miliardi di euro), di cui 160,6 miliardi di dollari (138 miliardi di euro) provenienti dalla pubblicità.