L'esercitazione coinvolge più di duemila truppe provenienti da dieci Paesi, come Germania, Romania, Polonia, Ucraina e Moldova
La Georgia ha ospitato venerdì un'importante esercitazione militare con le truppe della Nato, nonostante il suo governo sia sempre più accusato di aver abbandonato il suo percorso filo-occidentale per avvicinarsi alla Russia.
La candidatura del Paese all'adesione alla Nato è sancita dalla sua costituzione ed è stata approvata dall'alleanza militare nel 2008, ma il percepito arretramento democratico della Georgia negli ultimi anni l'ha messa sempre più in contrasto con i partner occidentali come l'Unione Europea.
Più di duemila truppe da dieci Paesi diversi coinvolte nell'esercitazione Nato in Georgia
Il ministero della Difesa georgiano ha dichiarato che l'esercitazione Agile Spirit, che si svolgerà nei pressi della capitale Tbilisi fino all'8 agosto, fa parte di una più ampia serie di esercitazioni congiunte.
L'esercitazione coinvolge più di duemila truppe provenienti da dieci Paesi, come Germania, Romania, Polonia, Ucraina e Moldavia.
Si prevede che le esercitazioni in Georgia includano un'operazione congiunta con la brigata lituano-polacca-ucraina.
L'allontanemento della Georgia dall'Ue con il governo di Sogno georgiano
All'inizio del mese, il Parlamento europeo di Strasburgo ha adottato una risoluzione dai toni forti contro quelle che i deputati dell'Ue hanno definito "le autorità autoproclamate istituite dal partito Sogno georgiano a seguito delle elezioni parlamentari truccate del 26 ottobre 2024".
Secondo Sogno georgiano, l'opposizione sta lavorando contro l'interesse nazionale insieme all'Ue. Le elezioni dello scorso autunno hanno scatenato un'ondata di proteste durata più di sei mesi contro il governo georgiano, con l'accusa di brogli elettorali.
L'Ue è molto preoccupata per l'ondata di detenzioni effettuate dalle autorità georgiane contro giornalisti e alcuni membri dell'opposizione. Negli ultimi mesi le autorità hanno arrestato almeno sette esponenti dell'opposizione.
La Georgia ha presentato domanda di adesione all'Ue nel marzo 2022, insieme a Ucraina e Moldova, e ha ottenuto lo status di Paese candidato nel dicembre 2023. Pochi mesi dopo, le crescenti preoccupazioni e i disaccordi tra Bruxelles e il governo georgiano hanno spinto le due parti a congelare il processo di allargamento.
Di conseguenza, il sostegno finanziario del Fondo europeo per la pace, pari a trenta milioni di euro, è stato sospeso nel 2024 e non è previsto alcun sostegno per quest'anno.
Nel frattempo, il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha dichiarato a maggio a Euronews che il suo Paese svolge un "ruolo vitale per l'Europa". "Tutti dovrebbero riconoscere l'importanza strategica della Georgia per l'Europa, soprattutto per l'eurozona. Il nostro ruolo nella regione è significativo, ed è per questo che la necessità di un dialogo con i leader georgiani è sempre più riconosciuta", ha dichiarato Kobakhidze .