La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha stabilito che la Russia ha violato il diritto internazionale in Ucraina trasferendo i bambini ucraini. Mosca è stata anche riconosciuta responsabile dell'abbattimento del volo MH17. Il Cremlino respinge e considera nulle le decisioni della Cedu
I giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) di Strasburgo hanno emesso mercoledì due sentenze contro la Russia, dichiarando che Mosca ha violato il diritto internazionale in Ucraina. È la prima volta che un tribunale internazionale ritiene il Cremlino responsabile di violazioni dei diritti umani dopo l'invasione su larga scala del suo vicino nel 2022.
La Cedu ha stabilito che i trasferimenti dei bambini ucraini, una pratica che le prove dimostrano oltre ogni ragionevole avviata da Mosca tra il 2014 e il 2022, "non possono essere qualificati come evacuazioni legittime ai sensi del diritto internazionale umanitario". Ci sono anche "prove di maltrattamento di alcuni bambini dopo il loro trasferimento". La Russia deve dunque assicurare il ritorno in Ucraina dei bambini.
Non è solo il trasferimento forzato dei bambini a rappresentare una violazione del diritto internazionale da parte di Mosca. "Nel complesso, la vasta mole di prove presentate alla Corte ha presentato un quadro di pratiche interconnesse di condotta palesemente illegale da parte di agenti dello Stato russo, forze armate russe e altre autorità, amministrazioni occupanti e gruppi ed entità armate separatiste, su una scala massiccia in tutta l'Ucraina", ha affermato la Cedu.
Tra le pratiche adottate dalla Russia ci sono stati "attacchi militari indiscriminati e sproporzionati e attacchi diretti contro aree residenziali e infrastrutture civili che hanno causato morti, feriti, sofferenze e danni diffusi a proprietà e abitazioni, esecuzioni sommarie di civili e di personale militare ucraino non più in grado di combattere, l'uso dello stupro come arma di guerra".
La Cedu giudica Mosca colpevole anche dell'abbattimento del volo MH17
La Corte ha anche stabilito che Mosca è dietro l'abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines, la prima volta che un tribunale internazionale ritiene Mosca responsabile della tragedia del 2014 che ha causato 298 vittime.
Si tratta di una decisione separata dal procedimento penale che ha avuto luogo nei Paesi Bassi, che ha visto due russi e un ribelle ucraino condannati in contumacia per omicidio plurimo, per il loro ruolo nell'abbattimento del volo MH17.
La Russia considera "nulle" le decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo comprese quelle sull'incidente del Boeing malese e sulla situazione in Ucraina, ha replicato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, intervistato dal media russo Rbc.
"Non le attueremo. Le consideriamo insignificanti. Questo è tutto ciò che si può dire", ha dichiarato Peskov.
Sentenze Cedu su quattro casi intentati dall'Ucraina contro la Russia
I giudici dovranno pronunciarsi su un totale di quattro casi, intentati dall'Ucraina e dai Paesi Bassi contro la Russia, ma si prevede che le decisioni saranno in gran parte simboliche. Le denunce sono state presentate prima che l'organo di governo del tribunale espellesse Mosca nel 2022, a seguito della guerra totale della Russia in Ucraina.
Le famiglie delle vittime del disastro aereo del volo MH17 vedono la decisione come un'importante pietra miliare nella loro ricerca di giustizia, che dura da undici anni. "È un passo importante per capire chi è il vero responsabile", ha dichiarato all'Associated press (Ap) Thomas Schansman, che ha perso il figlio diciottenne Quinn nella tragedia.
Il Boeing 777 in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur è stato abbattuto il 17 luglio 2014 con un missile Buk di fabbricazione russa sparato dal territorio dell'Ucraina orientale controllato dai ribelli separatisti. Tutti i 298 passeggeri e l'equipaggio sono rimasti uccisi, compresi 196 cittadini olandesi.
A maggio, l'agenzia dell'Onu per l'aviazione ha ritenuto la Russia responsabile del disastro.
Schansman, che ha anche presentato un caso individuale alla Cedu, non ha intenzione di smettere di perseguire la giustizia, a più di dieci anni dalla morte del figlio. "La cosa peggiore che potremmo fare è smettere di lottare", ha dichiarato l'uomo all'Ap. "L'MH17 non è un caso che scomparirà per la Russia".
Circa diecimila le cause intentate contro il Cremlino
Kiev ha altre cause pendenti contro la Russia davanti alla Corte di Strasburgo, e ci sono quasi 10mila cause intentate da singoli contro il Cremlino.
Il mese scorso, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha formalmente approvato il progetto di istituire un nuovo tribunale internazionale per perseguire gli alti funzionari russi per l'invasione su larga scala dell'Ucraina.