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La visita di Macron nel Regno Unito: sul tavolo migrazioni e Ucraina

Il presidente francese Emmanuel Macron con il primo ministro britannico Keir Starmer
Il presidente francese Emmanuel Macron con il primo ministro britannico Keir Starmer Diritti d'autore  Thibault Camus/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Thibault Camus/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Euronews Agenzie: AP
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Il leader francese è arrivato in Gran Bretagna martedì per una visita di Stato di tre giorni che prevede colloqui politici e cerimonie ufficiali

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Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato a Londra martedì per una visita di Stato che mescola sfarzo reale e spinosi colloqui politici sui flussi migratori lungo la Manica. Il capo di Stato transalpino e il primo ministro britannico, Keir Starmer, discuteranno poi di piani per una forza di sicurezza post-conflitto in Ucraina: un'idea già avanzata in precedenza dal leader francese ma snobbata dagli Stati Uniti. Ma si parlerà anche di innovazione, intelligenza artificiale, spazio e energia nucleare.

Arrivando nella capitale britannica, Macron ha dichiarato di voler “lavorare insieme” per "proteggere l'ordine internazionale” instaurato all'indomani della Seconda guerra mondiale, nel 1945.

È la prima visita di un capo di Stato dell'Ue dopo la Brexit

La tre giorni di Macron - su invito di Re Carlo III - rappresenta la prima visita ufficiale nel Regno Unito di un capo di Stato dell'Unione europea dopo la Brexit ed è considerata indicativa del desiderio del governo di Starmer di ripristinare le relazioni con i Ventisette. Forse anche per questo il sovrano britannico lo ha accolto in pompa magna, con tanto di tappeto rosso, guardia d'onore militare, spostamento in calesse e un banchetto di Stato.

Giovedì è prevista la discussione degli alti funzionari sull'attraversamento della Manica da parte di migranti che tentano di raggiungere il Regno Unito. Ogni anno, migliaia di piccole imbarcazioni salpano nonostante i pericoli. Londra ha già firmato degli accordi con Parigi per incrementare il pattugliamento delle spiagge e condividere informazioni di intelligence volte a smantellare le reti di scafisti.

La questione dei flussi migratori sul tavolo del vertice franco-britannico

Tali accordi, tuttavia, hanno avuto un impatto limitato. Nel 2024, sono state individuate circa 37mila persone che hanno attraversato la Manica su piccole imbarcazioni - la seconda cifra più alta dopo le 46mila del 2022. I numeri sono aumentati nella prima metà di quest'anno: più di 20mila persone hanno tentato il passaggio via mare nei primi sei mesi del 2025, segnando una crescita di circa il 50 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Starmer cerca cooperazione con la Francia per arginare le migrazioni

Starmer, il cui governo di centro-sinistra è stato eletto un anno fa, si è impegnato a "sgominare le bande" che si nascondono dietro il traffico organizzato di persone. Parte di questo piano si basa su una più stretta cooperazione con la Francia e con i Paesi che risalgono la rotta dei migranti dall'Africa e dal Medio Oriente. Il Regno Unito mira anche a stringere accordi con le singole nazioni affinché rimpatrino i richiedenti asilo respinti.

Londra ha esercitato in questo senso pressioni sulla Francia per cercare di convincerla a modificare il modo in cui monitora gli attraversamenti di piccole imbarcazioni e interviene in caso di avvistamenti. Da parte sua, il governo francese sta valutando la possibilità di modificare le proprie leggi per consentire di intervenire più al largo. Attualmente, il raggio d'azione è infatti in gran parte limitato alla costa, a meno che non sia richiesto il salvataggio di imbarcazioni in difficoltà.

Il portavoce di Starmer, Tom Wells, ha dichiarato che alcune delle tattiche in discussione sono "complesse dal punto di vista operativo e legale, ma stiamo lavorando a stretto contatto con i francesi".

La questione ucraina e il rapporto con Donald Trump

I due leader stanno già lavorando poi sulla questione ucraina, anche se hanno adottato approcci diversi nei confronti del presidente statunitense Donald Trump, con Macron più disposto a sfidare il presidente americano rispetto a Starmer.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il suo omologo francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il suo omologo francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer Thomas Peter/AP

Entrambi i Paesi hanno guidato gli sforzi per formare una forza di pace internazionale composta da truppe europee e garanzie di sicurezza statunitensi per l'Ucraina devastata dalla guerra in caso di cessate il fuoco. Trump ha però mostrato scarso entusiasmo per l'idea e un cessate il fuoco non appare imminente, poiché la Russia non appare disponibile a fermare l'invasione.

I funzionari britannici affermano però che l'idea della "coalizione dei volenterosi" è viva e vegeta, e giovedì Macron e Starmer parteciperanno a una videoconferenza internazionale per discutere della pianificazione della forza. Lunedì lo stesso capo del governo britannico ha parlato con il presidente Volodymyr Zelensky dei "significativi progressi compiuti dai pianificatori militari", ha dichiarato l'ufficio del leader inglese.

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