Teheran formalizza le accuse contro Cécile Kohler e Jacques Paris: spionaggio per il Mossad e complotto contro il regime. I due rischiano la pena di morte, mentre la Francia ribadisce l’arbitrarietà della detenzione
Due cittadini francesi, Cécile Kohler e Jacques Paris, sono detenuti da oltre tre anni in Iran e sono ora formalmente accusati di spionaggio per Israele, secondo quanto riferito dai loro familiari. Fino a oggi, le autorità iraniane avevano genericamente parlato di spionaggio, senza specificare per quale Paese.
Secondo la sorella di Cécile, Noémie Kohler, i due hanno recentemente incontrato un giudice che ha confermato tre capi d’accusa: "spionaggio per il Mossad", "complotto per rovesciare il regime" e "corruzione sulla terra" – un reato grave nel sistema giuridico iraniano, che può comportare la pena di morte. La coppia, ha aggiunto, non ha ancora accesso ad avvocati indipendenti.
L'arresto nel maggio 2022
Kohler, 40 anni, insegnante di letteratura, e Paris, 72 anni, sono stati arrestati il 7 maggio 2022, al termine di un viaggio turistico in Iran. Le autorità francesi e i familiari hanno denunciato fin dall’inizio la natura arbitraria dell’arresto e l’infondatezza delle accuse.
La Francia continua a chiederne il rilascio: la richiesta è stata ribadita di recente dal presidente Emmanuel Macron e dal ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot.
I due detenuti sono stati visitati da un diplomatico francese, in un contesto segnato da nuove tensioni dopo il presunto attacco israeliano contro la prigione di Evin, dove sono reclusi, che ha accresciuto la preoccupazione per la loro sicurezza.