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Spagna, l'ex dirigente del PSOE Santos Cerdán in custodia cautelare: è accusato di corruzione

Santos Cerdán è stato ratificato come presidente della Fondazione Pablo Iglesias giovedì 11 giugno 2020, durante una riunione del consiglio di amministrazione della fondazione.
Santos Cerdán è stato ratificato come presidente della Fondazione Pablo Iglesias giovedì 11 giugno 2020, durante una riunione del consiglio di amministrazione della fondazione. Diritti d'autore  Fundación Pablo Iglesias
Diritti d'autore Fundación Pablo Iglesias
Di Maria Muñoz Morillo
Pubblicato il
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Un giudice della corte suprema ha approvato la richiesta della Procura anticorruzione facendo arrestare l'ex segretario generale del Partito socialista. È indagato per corruzione, associazione a delinquere e traffico di influenze illecite

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Un giudice della Corte Suprema spagnola ha chiesto la custodia cautelare senza cauzione per Santos Cerdán, ex numero 3 del Partito Socialista spagnolo (Psoe) coinvolto in un caso di corruzione che sta agitando il partito del premier Pedro Sánchez.

Il giudice Leopoldo Puente ha autorizzato l'Unità operativa centrale della Guardia Civil a indagare sui beni di Cerdán e sulle sue comunicazioni.

Cerdán, che nelle scorse settimane era stato indagato per corruzione, associazione a delinquere e traffico di influenze illecite, ha negato la sua partecipazione allo schema incriminato, dichiarandosi innocente.

Secondo l'accusa, Cerdán sarebbe stato a capo di un sistema di corruzione basato sullo scambio di tangenti nell'assegnazione degli appalti da parte del ministero dei Trasporti tra il 2018 e il 2021, quando era ministro José Luis Ábalos. Anche Ábalos è indagato, assieme al suo braccio destro Koldo García. Anche questi ultimi si dichiarano innocenti.

La custodia cautelare era stata richiesta dalla Procura e dopo l'udienza di lunedì è stata accettata dal giudice, secondo cui Cerdán potrebbe inquinare le prove.

Cerdán: "Sono vittima di una persecuzione politica"

Secondo fonti presenti in tribunale, il politico si è dichiarato vittima di persecuzione e ha sostenuto che il prossimo a cadere sarà il ministro della Giustizia, Félix Bolaños.

Cerdán ha negato tutte le accuse e ha annunciato che chiederà una perizia sulle registrazioni di Koldo García, che ha registrato tutti i suoi incontri con Cerdán e Ábalos.

I reperti sono stati fondamentali per il suo coinvolgimento, che lo ha portato a perdere il seggio al Congresso spagnolo. Come conseguenza, Cerdán ha perso anche l'immunità parlamentare, cosa che ha permesso alla Corte Suprema di indagare su di lui.

RTVE riporta che Cerdán ha risposto solo al suo avvocato, ha negato i crimini di cui è accusato e ha assicurato che le registrazioni sono "decontestualizzate" e che fornirà prove peritali.

Risorse addizionali per questo articolo • 'RTVE'

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