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Spagna: a Valencia manifestanti chiedono le dimissioni del governo regionale mesi dopo le alluvioni

Una marcia di protesta un mese dopo le inondazioni per chiedere le dimissioni dei funzionari regionali che hanno gestito la risposta all'emergenza a Valencia, in Spagna
Una marcia di protesta un mese dopo le inondazioni per chiedere le dimissioni dei funzionari regionali che hanno gestito la risposta all'emergenza a Valencia, in Spagna Diritti d'autore  Alberto Saiz/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Alberto Saiz/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Euronews Agenzie: EBU
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Durante l'alluvione di Valencia dello scorso anno, in alcune aree è caduta la pioggia di un anno in sole otto ore, lasciando le persone intrappolate nelle loro abitazioni e causando la morte di decine di persone

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Centinaia di persone sono scese in piazza domenica a Valencia per chiedere le dimissioni del presidente regionale Carlos Mazón e del suo governo, accusati di una gestione inadeguata delle devastanti inondazioni dello scorso anno, che hanno provocato almeno 229 vittime, tra cui un neonato di 8 mesi, oltre a migliaia di sfollati e danni per milioni di euro.

La manifestazione, organizzata da oltre 200 associazioni e movimenti sociali valenciani, ha puntato il dito contro quella che gli attivisti definiscono una grave negligenza da parte dell’amministrazione regionale, soprattutto nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe.

Durante il corteo, i manifestanti hanno denunciato la mancanza di piani concreti per la ricostruzione delle scuole e delle altre infrastrutture pubbliche danneggiate. Hanno chiesto inoltre azioni urgenti per aiutare i quartieri più colpiti a tornare alla normalità.

Le accuse contro Carlos Mazón

Carlos Mazón, esponente del Partito Popolare (PP), è finito sotto accusa per non aver inviato tempestivamente avvisi di emergenza sui cellulari dei cittadini, che sono arrivati solo alcune ore dopo l’inizio delle inondazioni, lo scorso ottobre.

La sua amministrazione è criticata anche per quella che molti cittadini percepiscono come una risposta lenta e disorganizzata al disastro. In molte delle zone più colpite, specialmente nella periferia sud di Valencia, i primi soccorsi sono arrivati da volontari, mentre le forze di polizia e l’esercito – richiesti dalla regione al governo centrale – hanno impiegato giorni ad arrivare.

Mazón ha difeso il proprio operato sostenendo che l’entità dell’alluvione era imprevedibile e che il suo governo non aveva ricevuto segnalazioni sufficienti dalle autorità centrali.

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