L'Iran ha lanciato un attacco contro una base statunitense in Qatar e in Iraq. Si parla di esplosioni udite vicino alla capitala Doha. La tv di Stato iraniana conferma l'avvio dell'operazione battezzata "Benedizione della vittoria"
Nel tardo pomeriggio di lunedì 23 giugno l'Iran ha lanciato degli attacchi missilistici contro basi americane presenti in Qatar e Iraq. Si è trattato dell'attesa risposta di Teheran all'attacco lanciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump con bombardieri e sottomarini, che ha colpito tre impianti nucleari sul territorio della Repubblica islamica.
Immediate le reazioni della diplomazia internazionale: il Qatar ha parlato di flagrante violazione della propria sovranità e ha fatto sapere di riservarsi la possibilità di replicare a sua volta. L'Iran, tuttavia, ha immediatamente gettato acqua sul fuoco, spiegando che il raid era finalizzato unicamente a colpire la base americana e non il Qatar, definito "un Paese amico, nostro fratello".
Secondo una serie di fonti, il Qatar sarebbe stato informato in anticipo dall'Iran, al fine di procedere a un attacco "simbolico" e per "minimizzare il numero di vittime". I mezzi d'informazione americani, da parte loro, indicano che l'inviato di Washington per il Medio Oriente è rimasto in contatto con le autorità iraniane anche dopo il raid sui siti nucleari, e che l'orientamento di Trump sarebbe quello di evitare un maggiore coinvolgimento delle truppe statunitensi in Medio Oriente.
Continuano intanto i bombardamenti reciproci tra Iran e Israele, mentre numerosi governi chiedono moderazione a tutte le parti e che si possa aprire un tavolo negoziale per una soluzione pacifica.
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Diretta conclusa
La Cnn: "Israele potrebbe chiudere presto l'offensiva contro l'Iran"
Secondo quanto indicato dalla Cnn, Israele potrebbe chiudere nei prossimi giorni la propria offensiva militare nei confronti dell'Iran. A dichiararlo è stato un funzionario israeliano, secondo il quale l'operazione sarebbe "vicina al suo completamento".
Trump ringrazia l'Iran "per aver avvisato" dell'attacco
"Voglio ringraziare l'Iran per averci avvisati in anticipo. Ciò ha permesso di evitare perdite di vite". Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha definito poi la risposta iraniana "molto debole".
Trump: "È tempo di pace”
In un messaggio pubblicato sul social network Truth, il presidente americano Donald Trump ha espresso il proprio ringraziamento al Qatar per "tutto ciò che ha fatto per la pace nella regione". Ha quindi confermato che gli attacchi iraniani contro basi americane non hanno prodotto alcuna vittima.
In un messaggio immediatamente successivo, Trump ha quindi scritto: “Congratulazioni mondo. È tempo di pace!”.
Il Parlamento iraniano vorrebbe chiudere la collaborazione con l'Aiea
"Stiamo cercando di far adottare un progetto di legge che punta a sospendere la cooperazione tra l'Iran e l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). Ad affermarlo è stato il presidente dell'Assemblea consultiva di Teheran, Mohammad Bagher Ghalibaf. Nella Repubblica islamica, le decisioni sono però nelle mani principalmente delle autorità religiose: la posizione del Parlamento non è dunque necessariamente indicativa.
Va detto che l'Iaea ha affermato nei giorni scorsi di non aver mai riscontrato prove circa il fatto che l'Iran stesse tentando di fabbricare testate nucleari.
Meloni: "Vicini al Qatar, ora si torni al tavolo negoziale"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso vicinanza al Qatar per l'attacco iraniano e ha esortato le parti a tornare al tavolo negoziale per date una prospettiva di pace e stabilità alla regione.
A nome del Governo italiano desidero esprimere la mia sincera vicinanza al Qatar per l’attacco iraniano subito in queste ore sul suo territorio.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 23, 2025
Sono in costante contatto con l’Emiro al-Thani e tutti gli attori del golfo da quando si è ulteriormente aggravata la crisi.
Siamo…
La Cnn: "Trump non vuole maggiore coinvolgimento militare in Medio Oriente"
Secondo quanto riportato dalla Cnn, che cita fonti vicine alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non vorrebbe un maggiore coinvolgimento militare in Medio Oriente, nonostante la replica iraniana all'attacco lanciato da Washington.
La stessa emittente americana ha indicato anche che la Casa Bianca si attendeva la reazione "simile a quella avuta dopo l'uccisione del comandante Qasem Soleimani, morto a seguito di un raid americano nel 2020. Inoltre, è stato specificato che l'inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è rimasto in contatto in modo riservato con le autorità iraniane anche dopo l'attacco ai siti nucleari iraniani.
Washington, insomma, starebbe continuando a cercare una soluzione diplomatica.
Crosetto: "Tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar sono al sicuro"
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha assicurato che sono state tempestivamente attuate tutte le procedure di sicurezza previste, incluso, dove necessario, lo spostamento preventivo dei contingenti in aree sicure.
Gli attacchi registrati rientrano nelle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano predisposto con anticipo il riposizionamento prudenziale del personale nei teatri interessati.
A oggi non si registrano conseguenze né criticità per i militari italiani impegnati nelle missioni internazionali.
Farnesina, convoglio di italiani passa frontiera con Azerbaigian
Un altro convoglio con cittadini italiani sta superando i controlli al valico di frontiera di Astara fra Iran e Azerbaijan. Un gruppo di 67 connazionali è stato assistito dall'ambasciata a Teheran e adesso viene accolto dal personale dell'ambasciata a Baku. Al momento, inoltre, non risultano cittadini italiani coinvolti negli attacchi iraniani nei paesi del Golfo. Continuano le verifiche di tutte le ambasciate. A renderlo noto è la Farnesina.
Iran: "Tutti gli attacchi avranno una risposta"
In una dichiarazione, diffusa dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha avvertito che l'Iran "non lascerà mai senza risposta alcuna aggressione contro la sua sovranità, integrità territoriale o sicurezza nazionale" e che le basi militari statunitensi nella regione sono ora punti di "vulnerabilità"
Il Viminale dà le linee guida per la sicurezza
Rafforzamento della vigilanza su obiettivi americani, basi Usa e comandi Nato; occhio a possibili manifestazioni di protesta da parte dei movimenti antimilitaristi e antagonisti; invito ai prefetti di verificare la protezione degli obiettivi Usa e israeliani e ricognizione/rivalutazione delle misure di sicurezza sulle infrastrutture critiche; predisposizione di scrupolosi controlli ad aeroporti e stazioni ferroviarie interessati dal passaggio di turisti Usa e gruppi di comunità ebraiche.
Sono - si apprende - le indicazioni trasmesse dal Viminale a prefetti e questori dopo l'attacco americano all'Iran
Gli Usa avrebbero spostato da giorni gli aerei dalla base attaccata in Qatar
Secondo numerose informazioni, confermate da immagini satellitari, gli Stati Uniti avevano spostato già da giorni la maggior parte degli aerei presenti alla base militare situata in Qatar, oggetto dell'attacco missilistico iraniano. Nel sito erano presenti in particolare 40 Hercules C-130 e una fotografia scattata il 19 giugno mostrava già come ne fossero rimasti soltanto tre.
Anche il Bahrein ha sospeso il traffico aereo
Anche le autorità del Bahrein hanno fatto sapere di aver sospeso il traffico aereo.
Il New York Times: "L'Iran ha avvisato il Qatar di un attacco simbolico"
"Tre funzionari iraniani a conoscenza dei piani hanno affermato che Teheran ha avvisato in anticipo i funzionari del Qatar dell'imminente attacco, in modo da ridurre al minimo le vittime. I funzionari hanno spiegato che l'Iran aveva bisogno di colpire simbolicamente gli Stati Uniti, ma che allo stesso tempo ha voluto farlo in un modo che permettesse a tutte le parti una via di uscita". A riferirlo è il quotidiano statunitense New York Times.
Attacchi anche a basi americane in Iraq
L'Iran ha attaccato anche alcune basi americane presenti in Iraq, secondo quanto riferito dall'agenzia Associated Press, compresa quella di Ain Al Assad, situata a 180 chilometri a Ovest della capitale Baghdad.
Anche nel sultanato del Bahrein sono state attivate sirene d'allarme.
L'Iran: lanciati tanti missili quante sono state le bombe Usa. Nessun pericolo per il Qatar, Paese amico
Il Consiglio supremo di sicurezza dell'Iran ha confermato l'attacco missilistico contro la base aerea statunitense di Al Udeid, in Qatar, precisando che "il numero di missili impiegati è identico al totale delle bombe sganciate dagli Stati Uniti contro le installazioni nucleari". Teheran ha sottolineato che l'attacco non ha comportato "alcun rischio per il Qatar, Paese amico e fratello" con il quale si vogliono mantenere "relazioni vive", né per "il suo nobile popolo".
Il Qatar: "Non ci sono vittime, ci riserviamo il diritto di replicare"
Secondo un portavoce del governo del Qatar non si sarebbero state vittime nell'attacco portato dall'Iran alla base Usa situata nel paese del Golfo. Il Qatar ha inoltre aggiunto che si riserva di rispondere militarmente.
Trump riunisce i vertici militari nella Situation Room
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riunito il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il capo degli Stati Maggiori Riuniti Dan Caine nella Situation Room della Casa Bianca.
Le prime immagini dell'attacco alla base Usa
Circolano le prime immagini dell'attacco missilistico dell'Iran contro la base americana in Qatar.
The skies of Doha, Qatar, as Iran attacks US bases in the country. pic.twitter.com/CWJbMkuKTU
— Waqas Hijazi (@WsHijazi) June 23, 2025
Tv iraniana: "Avviata operazione contro le forze americane"
La televisione di Stato iraniana ha confermato l'avvio dell'operazione contro le forze americane in Qatar.
La Casa Bianca ha fatto sapere che "monitorando da vicino" la situazione, secondo quanto indicato da Fox News.
Sirene di allarme alla base di Ali Al Salem in Kuwait
Le sirene di allarme sono scattate nella base aerea di Ali Al Salem in Kuwait, secondo quanto riferito da media locali.
Lanciati missili contro una base Usa in Qatar
L'Iran ha lanciato dieci missili verso le basi americane in Qatar. Lo riferisce Barak Ravid, corrispondente di Axios, su X.
L'agenzia Reuters riferisce di "esplosioni udite vicino alla capitale Doha".
Iran launched 10 missiles towards U.S. bases in Qatar, Israeli official says https://t.co/4ASX4AjpBp
— Barak Ravid (@BarakRavid) June 23, 2025
"Attaccata a colpi di mortaio base Usa in Siria"
Secondo quanto indicato dall'agenzia di stampa iraniana Mehr, che cita fonti informate dei fatti, una base militare degli Stati Uniti in Siria sarebbe stata attaccata a colpi di mortaio. Il sito in questione si trova nella provincia di Hasakah. Non sono state fornite ulteriori informazioni, ma potrebbe non trattarsi della vera risposta iraniana ai raid ordinati da Donald Trump.
Si moltiplicano le voci infatti di un possibile attacco imminente: c'è chi assicura che la decisione è già stata presa dalle autorità di Teheran, ma che si stia ancora affinando la strategia in merito agli obiettivi
Iran, "950 morti e 3.450 feriti" secondo una Ong
Il bilancio delle vittime degli attacchi condotti da Israele sull'Iran, ai quali si è aggiunto un raid effettuato dagli Stati Uniti, è di 950 morti e 3.450 feriti, secondo quanto indicato dall'organizzazione non governativa indipendente che si occupa di difesa dei diritti umani Human Rights Activists News Agency.
Nello Stato di Israele, si parla di 24 civili uccisi e 1.361 feriti.
Il Qatar annuncia la chiusura dello spazio aereo
Il Qatar ha annunciato di aver chiuso "temporaneamente" il proprio spazio aereo per "garantire la sicurezza di cittadini, residenti e turisti".
Qatar is temporarily closing its airspace “in order to ensure the safety of citizens, residents, and visitors.”
— Flightradar24 (@flightradar24) June 23, 2025
There are currently 100 flights bound for Doha. https://t.co/LSzIe2auYa https://t.co/vPH9Qaj3r1 pic.twitter.com/232Jk7QNlR
Merz: "Non c'è ragione di criticare l'attacco americano"
Secondo il cancelliere tedesco Friedrich Merz, non c'è ragione di criticare la decisione degli Stati Uniti di attaccare l'Iran. Il capo del governo di Berlino ha aggiunto che la scelta "non è priva di rischi, ma non era possibile lasciare le cose com'erano".
Klare Worte und deutliche Haltung unseres @bundeskanzler|s. Auf dem Tag der Industrie macht er unmissverständlich deutlich: „Es gibt für mich persönlich keinen Grund, das zu kritisieren, was #Israel vor einer Woche begonnen hat und was #Amerika am letzten Wochenende getan hat!“… pic.twitter.com/t3VRgem6cV
— CDU Deutschlands (@CDU) June 23, 2025
Trump: "Davvero Medvedev parla di possibili armi nucleari fornite all'Iran?"
In un post pubblicato sul social network di sua proprietà, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha stigmatizzato alcune dichiarazioni dell'ex presidente della Russia, Dmitry Medvedev, che avrebbe evocato la possibilità che alcune nazioni possano fornire le proprie armi nucleari all'Iran. "Ho sentito l'ex presidente Medvedev, dalla Russia, utilizzare con leggerezza la parola 'nucleare' e dire che il suo e altri Paesi potrebbero fornire testate all'Iran? L'ha detto davvero o me lo sono immaginato?”, si è chiesto il capo di Stato americano.
Iran, la risposta agli Usa potrebbe arrivare entro due giorni
Una risposta militare da parte dell'Iran contro le forze armate degli Stati Uniti presenti in Medio Oriente potrebbe giungere entro i prossimi due giorni. È quanto hanno affermato all'agenzia di stampa Reuters due fonti interne all'amministrazione diretta da Donald Trump. Secondo le stesse persone, si starebbe tentando di convincere Teheran a desistere.
Gli Usa hanno incrementato le misure di protezione delle proprie basi, nelle quali sono presenti complessivamente 40mila soldati, che possono contare su sistemi di difesa aerea, velivoli e mezzi navali. Restano tuttavia alcuni elementi di vulnerabilità.
Kallas: "Consenso ampio per mantenere il dialogo"
L'Alta rappresentante dell'Unione europea per la Politica estera, Kaja Kallas, ha spiegato che dalla riunione dei ministri che si è svolta oggi è emerso un ampio consenso rispetto alla necessità di mantenere aperto il dialogo con l'Iran: “Resteremo certamente in contatto. I canali sono aperti", ha dichiarato al termine del Consiglio europeo Affari esteri.
La stessa Kallas ha poi affermato che tentativi sono in corso anche nei confronti di altri attori mediorientali e degli Stati Uniti. Quindi, l'esponente diplomatica estone ha spiegato che in questo momento occorre ridurre al minimo il rischio di ulteriore escalation, dopo aver ribadito che non dovrà essere consentito all'Iran di poter sviluppare un arsenale nucleare.
EU Foreign Policy Chief Kaja Kallas news conference https://t.co/WAwYCmLfaW
— Reuters (@Reuters) June 23, 2025
Eni evacua parzialmente il personale in Iraq
Alcune compagnie petrolifere occidentali hanno deciso di procedere all'evacuazione di una parte del loro personale presente in Iraq. Si tratta della britannica British Petroleum, della francese TotalEnergies e dell'italiana Eni. Ad annunciarlo è stato la Basra Oil Company, organismo governativo che supervisiona le attività petrolifere nella provincia di Bassora. Al contrario, le imprese russe e cinesi sono rimaste per ora sul posto senza cambiamenti.
L'asse Teheran-Mosca si consolida: "Con Putin incontro eccellente"
L'incontro con il presidente russo, Vladimir Putin, è stato "eccellente". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, dopo il faccia a faccia con il capo del Cremlino a Mosca.
"Abbiamo discusso ampiamente degli eventi in corso. Abbiamo condiviso le preoccupazioni sulle conseguenze di azioni aggressive per la regione, la comunità internazionale e il sistema di non proliferazione nucleare", ha proseguito Araghchi, stando a quanto riportato dai media iraniani.
Iran: arrestato un cittadino europeo per spionaggio
Le autorità iraniane hanno arrestato un "cittadino europeo" sospettato di essere una "spia" al servizio di Israele. Lo ha riferito la televisione di Stato iraniana, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa France Presse.
Citando le autorità giudiziarie, il telegiornale ha precisato che questa "spia" era entrata in Iran "come turista" con il compito di creare una rete di contatti, raccogliere informazioni e sabotare i sistemi missilistici del paese, senza specificare di quale paese europeo sia originaria la persona, uomo o donna.
Meloni: "Crisi in Medio Oriente aggravata dopo attacco Usa a Iran"
Per ministro degli Esteri iraniano Araghchi "ottimo incontro" con Putin
Il ministro degli Esteri dell'Iran Abbas Araghchi ha affermato di aver avuto "un ottimo incontro" con il presidente russo Vladimir Putin.
"Le conseguenze per la regione, la comunità internazionale e il regime di non proliferazione (nucleare) sono tra le nostre preoccupazioni comuni, e anche la Russia è preoccupata per tutto questo", ha detto Araghchi.
Il ministro iraniano ha sottolineato come "finora le posizioni della Russia sono state molto buone e ferme. Stanno lavorando in seno al Consiglio di sicurezza (delle Nazioni Unite), ma è necessario che gli altri membri del Consiglio mostrino al mondo intero la loro voce contro l'aggressione".
Lodando il ruolo di Mosca in merito all'accordo sul nucleare iraniano del 2015 e per i negoziati con il P5+1, Araghchi ha dichiarato che "questo Paese è sempre stato con noi e al nostro fianco, e abbiamo sempre collaborato con esso". "In queste circostanze, era necessario avviare consultazioni più strette con i nostri amici in Russia".
Fonti Usa: Washington si aspetta rappresaglia iraniana entro due giorni
Due alti funzionari statunitensi hanno dichiarato all'agenzia di stampa Reuters che gli Stati Uniti si aspettano un attacco di rappresaglia da parte dell'Iran entro due giorni, dopo i raid su diversi siti nucleari dell'Iran di domenica.
Intanto Washington ha disposto l'evacuazione del personale non essenziale dall’ambasciata statunitense a Baghdad e dal consolato a Erbil, un segnale che conferma il timore crescente di una improvvisa escalation militare nella regione.
Rutte: "Attacco Usa in Iran non viola diritto internazionale"
Alla vigilia del vertice Nato a L'Aia, il segretario generale dell'alleanza atlantica Mark Rutte ha detto di non essere d'accordo "con chi considera l'attacco degli Usa in Iran come in contrasto col diritto internazionale".
"La mia principale paura è che Teheran possa avere la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l'intera regione", ha aggiunto Rutte.
Israele, la ministra Gamliel: "Guerra all'Iran sino alla caduta del regime"
"Israele deve continuare i suoi attacchi in Iran finché gli iraniani non rovesceranno il regime di Teheran". Lo ha dichiarato il ministro israeliano della Scienza e della Tecnologia, Gila Gamliel, esponente del Likud, il partito del premier Benjamin Netanyahu (nella foto Gamliel a sinistra)
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"Finché il regime nazista degli ayatollah rimarrà a Teheran, avrà il potenziale per ricostruire le sue capacità distruttive - ha detto in un video pubblicato su X e riportato da Haaretz - quindi dobbiamo continuare la campagna finché non verranno create le condizioni per la rivoluzione e la rimozione del regime degli ayatollah"
Meloni: "L'Iran abbandoni l'idea di ritorsioni"
"È giunto il tempo di abbandonare ambiguità e distinguo: l'Iran abbandoni l'idea di ritorsioni verso gli Stati Uniti e trovi un accordo con Washington sul programma nucleare, consapevole di poter portare avanti un programma civile. Gli Emirati arabi uniti sono un modello nella regione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno
Pahlavi, il figlio dello Scià, si candida a guidare l'Iran del futuro
A proposito di un cambio di regime in Iran, di cui ha parlato lo stesso presidente degli Stati Uniti Trump, Reza Pahlavi si è detto disponibile a guidare gli iraniani "nella transizione democratica".
Il figlio dello Shah, Mohammed Reza Pahlavi che venne spodestato dalla rivoluzione d Khomeini nel 1979 e morì un anno dopo al Cairo, ha parlato lunedì in una conferenza stampa a Parigi.
"Non cerco il potere politico, ma piuttosto di aiutare la nostra grande nazione a navigare in questo momento critico verso la stabilità, la libertà e la giustizia", ha detto Pahlavi. Rivolgendosi "a coloro che sono fedeli alla nazione iraniana e non alla Repubblica islamica", ha promesso che "c'è un futuro per voi in un Iran democratico".
Se vi unirete al popolo ora. La scelta è vostra", ha concluso Pahlavi che da decenni vive negli Stati Uniti.
Teheran, colpito in raid l'orologio della Distruzione di Israele
Israele afferma che tra gli obiettivi dei bombardamenti di lunedì su Teheran c'era anche il cosiddetto Destruction clock che segnava il tempo rimanente all'eliminazione di Israele da parte dell'Iran.
Nel 2017, installando questo pannello digitale nella centrale Piazza Palestina, il regime si era dato 25 anni per raggiungere l'obiettivo. Ad essere distrutto è stato invece il conto alla rovescia iraniano.
The Iranian regime had a clock counting down to Israel's destruction in the heart of Tehran.
— Israel Foreign Ministry (@IsraelMFA) June 23, 2025
The IDF just destroyed it.
We’re still here. The clock isn’t. pic.twitter.com/eYMjZblCIm
Israele, molte Guardie della Rivoluzione morte nei raid su Teheran
L'esercito israeliano sostiene che negli attacchi di oggi a Teheran sono stati uccisi molti membri delle Guardie della Rivoluzione islamica (Irgc), i cui comandi sono stati nuovamente presi di mira.
Dall'inizio dei raid sull'Iran, sono morte "circa 500 persone" e almeno 3mila sono rimaste ferite, ha detto il ministero iraniano della Sanità lunedì. Secondo un'ong legata alla diaspora iraniana, Human Rights Activists, il bilancio delle vittime è quasi il doppio
Usa, diramata allerta in Qatar: colpire le basi nella regione è una delle possibili rappresaglie dell'Iran
A Euronews abbiamo analizzato quali opzioni ha l'Iran a disposizione per rispondere all'attacco Usa sui suoi siti nucleari. I nostri colleghi ne hanno individuata una diplomatica, una economica e una militare
- Ritiro dell'Iran dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP)
- La chiusura dello Stretto di Hormuz
- Prendere di mira le basi statunitensi nella regione
Questa terza opzione fa ombra sull'avviso appena diramato dall'ambasciata Usa in Qatar, che ha chiesto ai cittadini statunitensi di rimanere in casa. A sud-ovest di Doha si trova infatti la base di Al Udeid, che ospita migliaia di militari Usa e del Regno Unito

Quali sono le opzioni dell’Iran per rispondere agli attacchi statunitensi?
L’Iran si trova di fronte a molteplici opzioni che vanno dal piegarsi alle pressioni di Trump all’escalation militare, considerando opzioni decisive come……
Putin riceve ministro degli Esteri Araghchi: "Aggressione a Iran ingiustificata'"
L'Iran "sta difendendo in modo legittimo la sua indipendenza", ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, a Mosca incontrando il presidente russo Vladimir Putin, secondo l'agenzia Interfax.
Da parte sua Putin ha dichiarato che "l'aggressione non provocata contro l'Iran non ha motivi nè giustificazioni", riferendosi ai raid di Israele e degli Stati Uniti sull'Iran.
#BREAKING
— Tehran Times (@TehranTimes79) June 23, 2025
Foreign Minister Seyyed Abbas Araghchi held talks with Russian President Vladimir Putin. pic.twitter.com/YwjPsVBuvF
Israele, migliaia di persone senza corrente dopo missili dall'Iran
I missili balistici sparati lunedì dall'Iran su Israele hanno spinto milioni di persone nei rifugi. Non sono stati segnalati feriti nell'attacco, ma secondo il ministero dell'Energia circa 8mila persone sono rimaste senza elettricità.
Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno parlato di "sei o sette missili" lanciati dall'Iran nell'arco di 40 minuti. L'Israel Electric Corporation, l'azienda elettrica israeliana, ha riferito di “danni vicino a una struttura strategica” nel sud, che hanno portato a interruzioni di corrente in diverse comunità e che i tecnici sono al lavoro.
Israele, Katz: attacchi in corso contro simboli del regime a Teheran, incluso carcere di Evin
Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha confermato i raid in corso a Teheran contro strutture del regime, che includono centri di comando della Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), il quartier generale dei Basij, la milizia paramilitare volontaria iraniana agli ordini dell'Irgc, e il carcere per prigionieri politici di Evin.
שר הביטחון כ"ץ ביחד עם הרמטכ"ל אייל זמיר ומפקדי צה"ל צופים בבור אגף המבצעים בתקיפות חיל האוויר במטרות משטר בטהראן
— החדשות - N12 (@N12News) June 23, 2025
צילום: שירה קינן, משרד הביטחון pic.twitter.com/vekf3Nw6Mm
Grossi (Aiea) chiede accesso ispettori a siti nucleari danneggiati in Iran
Il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha chiesto accesso ai siti nucleari iraniani per determinare la sorte delle scorte di uranio arricchito, dopo gli attacchi subiti da parte di Israele e Stati Uniti.
"Dobbiamo consentire agli ispettori di tornare sul sito e fare un inventario delle scorte di uranio, in particolare dei 400 kg arricchiti al 60%", ha dichiarato Grossi a una riunione di emergenza a Vienna. Ha aggiunto che Teheran gli aveva inviato una lettera il 13 giugno in cui si segnalava l'attuazione di "misure speciali per proteggere apparecchiature e materiali nucleari".
Grossi ha segnalato che "a causa dell'alta carica esplosiva utilizzata e dell'estrema sensibilità delle centrifughe alle vibrazioni, ci si attendono danni significativi alle strutture".
Following U.S. attacks in the early morning hours on Sunday, here’s the situation at Fordow, Esfahan, and Natanz.https://t.co/Dlf8L6skKb pic.twitter.com/VAeJJVHLxZ
— Rafael Mariano Grossi (@rafaelmgrossi) June 23, 2025
Israele colpisce ancora Fordow: danni significativi secondo l'Aiea
Media iraniani riferiscono che è stato colpito di nuovo il sito nucleare di Fordow, preso di mira dalle bombe bunker-buster degli Stati Uniti domenica. Si tratterebbe di missili israeliani stavolta.
L'Aiea ritiene che i danni alla centrale nucleare, costruita dentro una montagna, abbia subito "danni significativi".

L’operazione Usa contro l’Iran nel dettaglio: bombe, aerei e missili
Gli Stati Uniti hanno condotto un attacco coordinato su larga scala contro i principali impianti nucleari iraniani, utilizzando il loro arsenale militare……
Colpiti aeroporti in Iran, Teheran minaccia attacchi contro gli Usa
L'esercito israeliano comunica che nei raid in corso sull'Iran sono stati colpiti sei aeroporti e distrutti circa 15 tra caccia ed elicotteri, tra cui aerei F-14, F-5 e AH-1.
Da parte sua l'Iran ha risposto con minacce agli Stati Uniti. "Continuando a sostenere incondizionatamente il barbarico e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell'Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese", ha dichiarato il capo di stato maggiore dell'Esercito, Abdolrahim Mousavi.
Per il generale la Repubblica islamica non farà "mai marcia indietro" e le forze armate iraniane sono pronte per "qualsiasi azione".
Idf: iniziati attacchi contro siti militari a Teheran
L'aviazione israeliana ha iniziato un'ondata di attacchi contro obiettivi militari a Teheran. Lo ha riferito il portavoce dell'Idf. Nel frattempo la Mezzaluna Rossa iraniana su Telegram ha fatto sapere che "un attacco israeliano ha colpito vicino al suo edificio nel nord di Teheran", accompagnato il post con un video del fumo che si alza dal luogo dell'attacco.
Tajani sente i ministri degli Esteri di Israele e Iran
l ministro degli Affari Esteri italiano Antonio Tajani, prima del Consiglio Affari Esteri Ue a Bruxelles, ha avuto due conversazioni telefoniche con il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, e con il ministro degli Esteri dell'Iran, Abbas Araghchi.
Sirene di allarme in tutto Israele
Le sirene stanno risuonando nel centro, sud e nord di Israele per un attacco missilistico balistico iraniano.
I civili hanno ricevuto l'ordine di rimanere nei rifugi antiaerei fino a nuovo avviso.
Poco prima, sono stati attivati allarmi anche nelle comunità lungo il confine con il Libano, in quella che sembra essere una serie consecutiva di attacchi missilistici dall'Iran.
Il punto sui mercati e sul prezzo del petrolio
Il ministro degli Esteri iraniano a Mosca, previsto vertice con Putin
Al suo arrivo a Mosca il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica Abbas Araghchi ha dichiarato Iran e Russia stanno tenendo strette consultazioni per contrastare le minacce comuni. "Noi e la Russia abbiamo sempre avuto preoccupazioni, ansie e avversari comuni. Condividiamo sempre convinzioni comuni e ci consultiamo a stretto contatto per affrontare sfide e minacce comuni. Questo è ciò che faremo lunedì durante il nostro incontro con il presidente russo", ha dichiarato Araghchi all'emittente statale iraniana citato dall'agenzia di stampa russa Tass.
Trump favorevole a un cambio di regime in Iran dopo gli attacchi agli impianti nucleari di Teheran
Teheran minaccia Usa: gravi conseguenze dopo attacchi
L'Iran ha avvertito gli Stati Uniti di gravi ripercussioni a seguito degli attacchi statunitensi agli impianti nucleari della Repubblica islamica.
"Questo atto ostile amplierà la portata degli obiettivi legittimi delle forze armate iraniane e aprirà la strada all'estensione della guerra nella regione", ha detto il portavoce delle forze armate Ebrahim Zolfaghari. "I combattenti dell'Islam vi infliggeranno conseguenze gravi e imprevedibili con operazioni militari potenti e mirate", ha detto Zolfaghari alla televisione di Stato.
Tajani: rappresentanti di Usa e Iran si vedano a Roma
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha parlato col segretario di Stato americano Marco Rubio e sta tentando di mettersi in contatto con il ministro degli Esteri iraniano Araghchi, impegnato a Mosca.
Come riportano lunedì i maggiori quotidiani italiani da Tajani è partita una proposta: "Vedetevi a Roma" per iniziare un dialogo di pace. "Prima delle bombe — racconta il ministro degli Esteri — Washington e Teheran si erano già parlate due volte qui da noi. Possiamo tentare la terza. L’importante è che l’Iran e gli Stati Uniti ritornino al tavolo il prima possibile senza intermediari. Che il ministro Araghchi si faccia vivo con gli Usa. Nel frattempo, però, bisogna convincere Teheran a non rispondere, a non attaccare le basi americane, ad evitare reazioni inconsulte per scongiurare l’escalation. Va abbassato in tutti i modi il livello dello scontro".
Idf: colpiti siti di lancio e stoccaggio di missili a Kermanshah, Iran
Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno colpito siti di lancio e stoccaggio di missili terra-terra iraniani. Lo hanno riferito le stesse Idf in una nota pubblicata su Telegram, in cui si legge: "Poco fa, a seguito di precise informazioni fornite dalla Direzione di intelligence delle Idf, oltre 15 caccia dell'Aeronautica hanno colpito la zona di Kermanshah, in Iran, neutralizzando diversi siti di lancio e stoccaggio di missili terra-terra diretti verso il territorio israeliano".
Iran: Corea del Nord condanna attacco Usa a siti nucleari iraniani
La Corea del Nord ha duramente condannato i raid aerei statunitensi contro i siti nucleari iraniani, definendoli una "grave violazione della sovranità e dell'integrità territoriale" dell'Iran.
"Condanniamo con forza l'attacco all'Iran da parte degli Stati Uniti, che ha violato gravemente la Carta delle Nazioni Unite e calpestato i principi fondamentali del diritto internazionale", ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano citato dall'agenzia di stampa ufficiale "Korean Central News Agency". Pyongyang ha attribuito la crisi in atto in Medio Oriente alle "azioni belliche incessanti e all'espansionismo territoriale" di Israele, "tollerati e persino incoraggiati" dall'Occidente.
Petrolio: prezzi balzano top da gennaio dopo attacco Usa
I prezzi del petrolio sono balzati aggiungendo il livello più alto da gennaio, dopo l'attacco Usa in Iran che ha alimentato i timori per l'approvvigionamento. Hanno segnato prima un rialzo del 4 per cento poi hanno ripiegato. Sui circuiti asiatici il Brent ora passa di mano a 77,90 dollari al barile in progresso dell'1,16 per cento.
Il ministro degli Esteri iraniano a Mosca per colloqui al Cremlino
Il ministro degli Esteri iraniano ha affermato che avrà "discussioni serie e importanti" con il presidente russo Vladimir Putin, toccando "sfide e minacce comuni".
La Russia ha condannato gli attacchi degli Stati Uniti agli impianti nucleari iraniani e l'ambasciatore russo all'ONU ha affermato che l'America ha "aperto un vaso di Pandora".
La Russia e l'Iran hanno un accordo di partenariato strategico, ma non è un patto di difesa e non obbliga Mosca a fornire sostegno militare a Teheran.
Rubio: Cina prema su Iran contro chiusura Stretto Hormuz
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran.
"Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", ha detto Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale, parlando a Fox News dopo che il Parlamento iraniano ha approvato il blocco strategico dello Stretto attraverso cui transita oltre il 20 per cento di petrolio e gas mondiale demandando la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.
Trump rinvia partenza per il vertice Nato all'Aia
Il presidente Usa Donald Trump ha rinviato la partenza per il vertice Nato dell'Aia in programma il 24 e il 25 giugno, probabilmente per seguire da vicino la situazione della guerra tra Israele ed Iran. Lo riferiscono lunedì i principali media statunitensi, secondo cui Trump dovrebbe partire non prima di mercoledì.
Sirene di allarme a Tel Aviv e Gerusalemme
L'esercito israeliano ha annunciato un lancio di missili provenienti dall'Iran e ha invitato tutta la popolazione di mettersi al riparo. Secondo i media locali, le sirene di allarme sono risuonate nelle principali città israeliane in particolare a Tel Aviv e a Gerusalemme.
Israele: sotto attacco siti militari iraniani a Kermanshah
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato su Telegram che l'aviazione militare sta attualmente colpendo obiettivi infrastrutturali militari nella città iraniana di Kermanshah.
Khamenei: grave errore di Israele, punizione continua
Un account social associato alla guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato lunedì mattina un post di propaganda che mostrava attacchi missilistici su una città al buio, con un teschio gigante con la Stella di David.
"La punizione continua", si legge nel post su X. "Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grande crimine. Deve essere punito e verrà punito".
#همین_حالا
— KHAMENEI.IR | فارسی 🇮🇷 (@Khamenei_fa) June 23, 2025
مجازات ادامه دارد
دشمن صهیونی یک اشتباه بزرگی کرده، یک جنایت بزرگی را مرتکب شده؛ باید مجازات بشود و دارد مجازات میشود؛ همین حالا دارد مجازات میشود.#الله_اکبر pic.twitter.com/wH6Wk9nNhJ
Trump: siti nucleari iraniani "annientati"
Il presidente Usa Donald Trump è tornato a commentare gli effetti del bombardamento americano avvenuto nella notte tra sabato e domenica ai danni di siti nucleari iraniani. Sul suo Truth Social Trump ha scritto: "Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrano le immagini satellitari. Annientamento e' un termine esatto".